Successo per i «Cavalieri Raggianti»
Sono stati finora diecimila i visitatori della mostra multisensoriale ospitata nei Sassi (nelle chiese rupestri di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù). L'evento si concluderà l'8 maggio prossimo
MATERA - Sono stati finora diecimila i visitatori che a Matera hanno visto la mostra multisensoriale «Cavalieri Raggianti - Custodi dei Sensi», ospitata nei Sassi all’ interno delle chiese rupestri di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù.
L’evento, che si concluderà l’ 8 maggio prossimo, è stato organizzato dalla società Datacontact e dal circolo culturale La Scaletta. I visitatori sono stati in prevalenza italiani ma non sono mancati gli stranieri, provenienti da Stati Uniti, Inghilterra, Argentina, Est Europa, Francia, Spagna, Germania, Finlandia, Guatemala, Israele, Nuova Zelanda. Peculiarità della mostra sono gli orari di visita non stop, dalle 9 alle 24, le sculture e le scenografie luminose ispirate ai cavalieri del 2 luglio e alla tradizione culturale dei Sassi e le attrattive programmate periodicamente dagli organizzatori.
Domani e lunedì le chiese rupestri ospiteranno, in collaborazione con l’Ente Parco della Murgia, incontri didattici sugli insetti dell’ habitat rupestre, una dimostrazione di suoni e di colori sui fischietti di terracotta dell’ artista Giuseppe Mitarotonda, e i concerti serali con la musica popolare dei Terragnora e di Peppino Ruscigno Band. Iniziative di didattiche saranno attivate nel corso della settimana con le scuole dell’obbligo.
fonte Gazzetta del Mezzogiorno, 22/04/2006
sabato 22 aprile 2006
mercoledì 5 aprile 2006
Le promesse di Pulcinella
Lo stop alle carte: «Ha sbagliato Tim, perchè danneggiare gli utenti?»
di Nicoletta Cottone
MILANO - Pioggia di lettere targate Tim ai proprietari delle carte telefoniche "Tutto Relax" bloccate nei giorni scorsi per sospetta frode informatica.
La missiva inizia con un cortese «gentile cliente» e si conclude con la frase «Siamo stati costretti, pertanto, a sospendere cautelativamente il Servizio, e ci riserviamo di effettuare ulteriori verifiche a tutela degli interessi della scrivente società». In mezzo la spiegazione: «il notevole traffico generato verso utenze mobili e l’alto numero di sms sequenziali inviati inducono a ritenere che la carta prepagata sia usata in maniera non conforme alle previsioni contrattuali, le quali fanno riferimento a un utilizzo per sole comunicazioni inter-personali».
Le lettere stanno fioccando sulle scrivanie delle associazioni di consumatori che affilano le armi per difendere gli utenti che da un giorno all’altro si sono trovati con i telefonini muti. E non si tratta solo di autocaricatori di schede, ma anche di professionisti notevolmente danneggiati nel lavoro e nell'immagine. Nel mirino di Tim sono cadute molte Sim “Tutto Relax”, autoricarica 190 e 300 per «sospetta frode informatica»: 280 mila secondo il Codacons Friuli Venezia Giulia, «poche centinaia» secondo Tim. Sulla vicenda moltissime le segnalazioni, le telefonate e le e-mail giunte in redazione dopo l'uscita del primo articolo sul Sole 24 Ore.com.
L’Unione consumatori, intanto, denuncia ritorsioni contro gli utenti. «Il gestore - spiega Massimiliano Dona, avvocato dell’Unione consumatori - sta bloccando altre Sim intestate agli utenti. Si tratta di una vera e propria ritorsione della società telefonica a danno degli utenti finali, rei di aver reclamato il rispetto dei propri diritti». L'Unione consumatori suggerisce di presentare esposti a Carabinieri e Polizia «perché la magistratura valuti la sussistenza dei reati di estorsione, truffa e appropriazione indebita». Fra le altre Dona sottolinea di aver intimato al gestore di ripristinare immediatamente i diritti contrattuali degli utenti coinvolti, «perché - spiega Dona - è ora di farla finita con le promesse di Pulcinella». Agli utenti Dona suggerisce di rivolgersi alle associazioni di consumatori indicando sinteticamente dati, lamentele, disagi morali, economici e di immagine subiti. Sulla vicenda, invece, Tim ha chiarito che le Sim sono state bloccate per «forti sospetti di frode».
Ma non tutti hanno avuto ricevuto un cenno di risposta dal gestore di telefonia. A Barbara Patti il cellulare si è “spento” il 7 marzo, nonostante un uso assolutamente normale.
Il 119 le ha detto che sarebbe stata richiamata entro le 48 ore successive.
«Dopo giorni di telefonate - dice la signora Patti - hanno fornito il fax per inviare il reclamo, rimasto ancora senza risposta. A un Centro Tim, dopo varie telefonate, hanno detto che probabilmente non avevano tutti i dati richiesti dalla legge antiterrorismo. Io voglio un rimborso, perché è assurdo restare di punto in bianco senza telefono, scollegata dal mondo e senza spiegazioni». È letteralmente furioso anche Ermes di Modena, progettista nel campo automobilistico e motociclistico, per la quantità di lavoro perso per colpa del blocco della sua Sim, una Autoricarica 190. «Loro hanno dato un profilo tariffario - dice Ermes C. - io l’ho utilizzato. Per motivi di lavoro ricevo tantissime chiamate che ricaricano la mia scheda, ma non per questo devo essere trattato come un terrorista». Fra le diverse spiegazioni ottenute dal 119 prima gli è stato segnalato un problema di “anagrafica”, poi uno di traffico anomalo. «Perché all’improvviso - dice Ermes C.- ricevere chiamate ed sms è diventato illecito? Il blocco delle carte sta causando agli utenti danni economici e di immagine. Io personalmente sto anche perdendo tante opportunità di lavoro e, per giunta, la Tim respinge la portabilità di un altro numero verso Tre».
A Federico Stevanato, agente di commercio, sono state bloccate due Tutto Relax, una la possedeva da 3 mesi, l’altra ha “respirato” solo per 24 ore. «Francamente non pensavo che ci fossero problemi - dice Federico Stevanato - perché al Centro Tim avevo chiesto con chiarezza conferma che l’invio di sms fosse illimitato».
Argmaurus, dal Forum di telefonino.net, fa sapere che il 10 marzo, dunque dopo la prima fase di blocco delle Sim, ha registrato una conversazione effettuata in un Centro Tim nella quale l’incaricata del front office afferma che si possono mandare anche un milione di sms al giorno. «La Tim - sottolinea Argmaurus - ha promesso la luna, convinta che tutti i suoi clienti fossero così … da non pretenderla. Poi alcuni hanno preteso ciò che Tim aveva promesso. Era chiaro a tutti che non potevano mantenere la loro assurda promessa».
Molti, dunque, ritengono solo di aver sfruttato al meglio le opportunità offerte dalla guerra delle tariffe fra gestori. «Ho semplicemente sfruttato - spiega Igorama, uno degli autoricaricatori che viaggiava a 30mila sms al mese - gli errori del marketing Tim». E racconta che il gestore ha anche fornito le armi: nella scatola del telefonino di Tim c’era un cd per connettere il cellulare al computer. Il software fornito consente di scambiare foto dal cellulare al computer, di sincronizzare contatti della Sim, di inviare sms dal pc e di archiviarli. E in molti segnalano che programmi del genere, come per esempio Turbo Mail, per scrivere e inviare messaggi direttamente dal pc, sono scaricabili gratuitamente dal sito Internet di Tim.
L’offerta Tutto Relax veniva propagandata con uno slogan «chiami tutti a 0 centesimi e sms illimitati». Costo: zero euro per il telefonino (prepagato di un euro e 24 rate da un euro) e un canone mensile di 50 euro, Iva inclusa (49 euro prepagato più un euro).
«Si annunciano tempi duri per i gestori telefonici - dice Anna Bartolini, rappresentante italiana al Consiglio dei consumatori Ue - il commissario per l’Information society Viviane Reading ha intenzione di prendere misure drastiche per evitare che gli utenti siano penalizzati dai comportamenti ingiusti delle società».
L’allarme Sim bloccate invade i siti di telefonia. L’argomento tiene banco soprattutto nei forum di telefonino.net. Moltissimi quelli che hanno già appuntamento al Corecom, tanti quelli che hanno inviato il modello Gu5 al Garante delle comunicazioni, parecchi quelli che sostengono che la chiusura delle card ha solo uno scopo intimidatorio.
Per AlbyFra78 due più due fa quattro: se Tim ha messo sul mercato «una tariffa con sms illimitati e ha una tariffa che si ricarica da sms il conto è presto fatto. E alla Tim dovevano saperlo». Giulio Krall tira fuori la definizione di «illimitato» dal dizionario De Mauro. Per Alby non c’è frode da parte degli utenti, ma semplicemente «incompetenza del marketing della Tim».
Per Kam, invece, «il problema è che ce ne sono alcune pulite che sono incappate per sbaglio, ma le sbloccheranno, fidatevi. Le altre no».
Masterci, invece, punta il dito contro i ricaricatori solo nei casi di rivendita di Sim e secondo Gage, comunque, diverse centinaia di utenti ci hanno guadagnato migliaia di euro «vendendo schede stragonfie». Per Srelax «un conto è la rivendita di traffico telefonico, un altro il blocco delle relax perché mi ricarico la mia scheda, la scheda del mio moroso, quella della mia mamma». Da sempre, scrive Srelax, «si sfruttano le promo per ricaricare le altre schede e se stavolta Tim si è fatta male i conti, che colpa ne ha l’utente finale?».
fonte IlSole24ore, 30/03/2006
di Nicoletta Cottone
MILANO - Pioggia di lettere targate Tim ai proprietari delle carte telefoniche "Tutto Relax" bloccate nei giorni scorsi per sospetta frode informatica.
La missiva inizia con un cortese «gentile cliente» e si conclude con la frase «Siamo stati costretti, pertanto, a sospendere cautelativamente il Servizio, e ci riserviamo di effettuare ulteriori verifiche a tutela degli interessi della scrivente società». In mezzo la spiegazione: «il notevole traffico generato verso utenze mobili e l’alto numero di sms sequenziali inviati inducono a ritenere che la carta prepagata sia usata in maniera non conforme alle previsioni contrattuali, le quali fanno riferimento a un utilizzo per sole comunicazioni inter-personali».
Le lettere stanno fioccando sulle scrivanie delle associazioni di consumatori che affilano le armi per difendere gli utenti che da un giorno all’altro si sono trovati con i telefonini muti. E non si tratta solo di autocaricatori di schede, ma anche di professionisti notevolmente danneggiati nel lavoro e nell'immagine. Nel mirino di Tim sono cadute molte Sim “Tutto Relax”, autoricarica 190 e 300 per «sospetta frode informatica»: 280 mila secondo il Codacons Friuli Venezia Giulia, «poche centinaia» secondo Tim. Sulla vicenda moltissime le segnalazioni, le telefonate e le e-mail giunte in redazione dopo l'uscita del primo articolo sul Sole 24 Ore.com.
L’Unione consumatori, intanto, denuncia ritorsioni contro gli utenti. «Il gestore - spiega Massimiliano Dona, avvocato dell’Unione consumatori - sta bloccando altre Sim intestate agli utenti. Si tratta di una vera e propria ritorsione della società telefonica a danno degli utenti finali, rei di aver reclamato il rispetto dei propri diritti». L'Unione consumatori suggerisce di presentare esposti a Carabinieri e Polizia «perché la magistratura valuti la sussistenza dei reati di estorsione, truffa e appropriazione indebita». Fra le altre Dona sottolinea di aver intimato al gestore di ripristinare immediatamente i diritti contrattuali degli utenti coinvolti, «perché - spiega Dona - è ora di farla finita con le promesse di Pulcinella». Agli utenti Dona suggerisce di rivolgersi alle associazioni di consumatori indicando sinteticamente dati, lamentele, disagi morali, economici e di immagine subiti. Sulla vicenda, invece, Tim ha chiarito che le Sim sono state bloccate per «forti sospetti di frode».
Ma non tutti hanno avuto ricevuto un cenno di risposta dal gestore di telefonia. A Barbara Patti il cellulare si è “spento” il 7 marzo, nonostante un uso assolutamente normale.
Il 119 le ha detto che sarebbe stata richiamata entro le 48 ore successive.
«Dopo giorni di telefonate - dice la signora Patti - hanno fornito il fax per inviare il reclamo, rimasto ancora senza risposta. A un Centro Tim, dopo varie telefonate, hanno detto che probabilmente non avevano tutti i dati richiesti dalla legge antiterrorismo. Io voglio un rimborso, perché è assurdo restare di punto in bianco senza telefono, scollegata dal mondo e senza spiegazioni». È letteralmente furioso anche Ermes di Modena, progettista nel campo automobilistico e motociclistico, per la quantità di lavoro perso per colpa del blocco della sua Sim, una Autoricarica 190. «Loro hanno dato un profilo tariffario - dice Ermes C. - io l’ho utilizzato. Per motivi di lavoro ricevo tantissime chiamate che ricaricano la mia scheda, ma non per questo devo essere trattato come un terrorista». Fra le diverse spiegazioni ottenute dal 119 prima gli è stato segnalato un problema di “anagrafica”, poi uno di traffico anomalo. «Perché all’improvviso - dice Ermes C.- ricevere chiamate ed sms è diventato illecito? Il blocco delle carte sta causando agli utenti danni economici e di immagine. Io personalmente sto anche perdendo tante opportunità di lavoro e, per giunta, la Tim respinge la portabilità di un altro numero verso Tre».
A Federico Stevanato, agente di commercio, sono state bloccate due Tutto Relax, una la possedeva da 3 mesi, l’altra ha “respirato” solo per 24 ore. «Francamente non pensavo che ci fossero problemi - dice Federico Stevanato - perché al Centro Tim avevo chiesto con chiarezza conferma che l’invio di sms fosse illimitato».
Argmaurus, dal Forum di telefonino.net, fa sapere che il 10 marzo, dunque dopo la prima fase di blocco delle Sim, ha registrato una conversazione effettuata in un Centro Tim nella quale l’incaricata del front office afferma che si possono mandare anche un milione di sms al giorno. «La Tim - sottolinea Argmaurus - ha promesso la luna, convinta che tutti i suoi clienti fossero così … da non pretenderla. Poi alcuni hanno preteso ciò che Tim aveva promesso. Era chiaro a tutti che non potevano mantenere la loro assurda promessa».
Molti, dunque, ritengono solo di aver sfruttato al meglio le opportunità offerte dalla guerra delle tariffe fra gestori. «Ho semplicemente sfruttato - spiega Igorama, uno degli autoricaricatori che viaggiava a 30mila sms al mese - gli errori del marketing Tim». E racconta che il gestore ha anche fornito le armi: nella scatola del telefonino di Tim c’era un cd per connettere il cellulare al computer. Il software fornito consente di scambiare foto dal cellulare al computer, di sincronizzare contatti della Sim, di inviare sms dal pc e di archiviarli. E in molti segnalano che programmi del genere, come per esempio Turbo Mail, per scrivere e inviare messaggi direttamente dal pc, sono scaricabili gratuitamente dal sito Internet di Tim.
L’offerta Tutto Relax veniva propagandata con uno slogan «chiami tutti a 0 centesimi e sms illimitati». Costo: zero euro per il telefonino (prepagato di un euro e 24 rate da un euro) e un canone mensile di 50 euro, Iva inclusa (49 euro prepagato più un euro).
«Si annunciano tempi duri per i gestori telefonici - dice Anna Bartolini, rappresentante italiana al Consiglio dei consumatori Ue - il commissario per l’Information society Viviane Reading ha intenzione di prendere misure drastiche per evitare che gli utenti siano penalizzati dai comportamenti ingiusti delle società».
L’allarme Sim bloccate invade i siti di telefonia. L’argomento tiene banco soprattutto nei forum di telefonino.net. Moltissimi quelli che hanno già appuntamento al Corecom, tanti quelli che hanno inviato il modello Gu5 al Garante delle comunicazioni, parecchi quelli che sostengono che la chiusura delle card ha solo uno scopo intimidatorio.
Per AlbyFra78 due più due fa quattro: se Tim ha messo sul mercato «una tariffa con sms illimitati e ha una tariffa che si ricarica da sms il conto è presto fatto. E alla Tim dovevano saperlo». Giulio Krall tira fuori la definizione di «illimitato» dal dizionario De Mauro. Per Alby non c’è frode da parte degli utenti, ma semplicemente «incompetenza del marketing della Tim».
Per Kam, invece, «il problema è che ce ne sono alcune pulite che sono incappate per sbaglio, ma le sbloccheranno, fidatevi. Le altre no».
Masterci, invece, punta il dito contro i ricaricatori solo nei casi di rivendita di Sim e secondo Gage, comunque, diverse centinaia di utenti ci hanno guadagnato migliaia di euro «vendendo schede stragonfie». Per Srelax «un conto è la rivendita di traffico telefonico, un altro il blocco delle relax perché mi ricarico la mia scheda, la scheda del mio moroso, quella della mia mamma». Da sempre, scrive Srelax, «si sfruttano le promo per ricaricare le altre schede e se stavolta Tim si è fatta male i conti, che colpa ne ha l’utente finale?».
fonte IlSole24ore, 30/03/2006
Riposatevi c'è la relax (...)
Tim blocca centinaia di cellulari per sospetta frode
di Nicoletta Cottone
MILANO - «Tim, messaggio gratuito. Siamo spiacenti, il numero da lei chiamato non è abilitato al traffico entrante». Questa frase laconica, ripetuta anche in inglese, segnala che la scheda Tim che state chiamando è stata bloccata. Da circa una ventina di giorni moltissime (poche centinaia secondo Tim, almeno 280mila secondo l’avvocato Vitto Claut, presidente del Codacons del Friuli Venezia Giulia) schede legate al piano “Tutto relax” sono state bloccate senza una spiegazione per i proprietari che si sono trovati in possesso di un cellulare muto, senza possibilità di chiamare, ricevere telefonate e inviare sms. Moltissimi hanno perso così anche tutti i numeri telefonici affidati al cellulare, che ormai nessuno più conosce a memoria. Alla Tim fanno sapere che «si tratta di casi di sospetta frode».
I titolari delle Sim «spente» sono disorientati. Nei centri Tim rispondono che lì fanno solo contratti, per protestare o chiedere spiegazioni si deve chiamare il 119. Al numero telefonico 119 rispondono con spiegazioni di vario genere: troppi sms inviati, traffico anomalo, violazione delle norme antifrode o di quelle scritte sul retro del pack della carta Sim. Su sollecitazione dei clienti invitano a fare un fax alla Tim, mentre chi insiste riceve le indicazioni per spedire una raccomandata all’ufficio reclami.
«Io sto interessando il mio avvocato - spiega Guido Gentile, orafo della capitale, titolare di una carta Tutto relax - è assurdo staccare una linea senza preavviso e senza dare una spiegazione a chi paga regolarmente, peraltro con la garanzia della carta di credito». Il suo black out sarebbe motivato dagli sms considerati sequenziali dalla Tim, inviati agli amici con i quali si dà appuntamento per ballare la salsa. Lui non solo si è trovato con il telefonino “spento” d’imperio, ma si è accorto dopo il fine settimana che quel numero era collegato anche all’allarme della gioielleria, con seri rischi di non essere reperibile in caso di necessità.
Ma non basta, anche protestare è difficile: il primo fax indicato dal 119 è errato, il secondo è dell’ufficio disdette, dove, gentilmente, forniscono un nuovo numero. Sul piede di guerra anche l'Unione nazionale consumatori che ha già avviato un'azione inibitoria diffidando Tim dal blocco delle Sim e invitandola riattivare i servizi entro la fine di marzo. «Quello di Tim è un comportamento scandaloso - sottolinea Massimiliano Dona, avvocato dell'Unione nazionale consumatori - perchè un soggetto professionale deve preoccuparsi preventivamente delle conseguenze delle condizioni offerte. Fra le altre si calcola che Tim abbia stipulato circa 900mila abbonamenti "Tutto Relax", che al costo di poco meno di 1.200 euro in due anni renderanno oltre un miliardo di euro».
L’offerta “Tutto relax” prevede, infatti, al costo di 49 euro al mese per due anni, l’utilizzo di mille minuti di traffico voce verso tutte le destinazioni e l’invio di sms gratis a tutti senza limiti. I blocchi hanno interessato anche “autoricarica 190”, invece, il cui piano era già stato modificato unilateralmente da Tim: le vecchie condizioni, prevedevano la possibilità di essere autoricaricati, senza limiti, di 1,86 euro ogni 50 sms o minuti voce ricevuti da cellulari Tim, compresi gli sms ricevuti da linee Tim che utilizzano bonus, sms gratuiti o legati a offerte promozionali. In seguito le modifiche introdotte hanno stabilito che l'autoricarica avviene solo se chi effettua la telefonata o spedisce un sms paga il prezzo fissato dal proprio tariffario.
Dal canto suo Tim chiarisce che le Sim sono state bloccate per «forti sospetti di frode», tanto che è stato dato mandato ai legali dell’azienda di sporgere formale denuncia per tutelare l’azienda da possibili tentativi di frode. «Stiamo agendo - spiegano alla Tim - a fronte di forti sospetti di frode e di un utilizzo del servizio non in norma con le regole contrattuali, con uso di apparecchiature non mobili. Dunque programmi che lanciano sms e vanno a ricaricare utenze telefoniche. Ci sono casi di utilizzo con volumi di traffico anomalo, con 50mila sms sequenziali inviati in un’ora. È una sospensione, siamo in una fase di verifica. Risarcimenti agli utenti? C’è qualcuno che dovrà risarcire noi se c’è stata truffa: sarà il magistrato a decidere. Bisogna valutare le posizioni di ognuno, non c’è solo chi invia l’sms, ma anche chi lo riceve».
Pierluigi Chiarla, segretario provinciale udinese del Codacons Friuli Venezia Giulia, proprietario di più di una delle Sim incriminate, è indignato. «Non c'è stata truffa da parte degli utenti - sottolinea Chiarla - ma qualcuno ha solo utilizzato al meglio le opportunità dei contratti offerti dalla Tim. Il sospetto è che si sia trattato di pubblicità ingannevole, visto che le tariffe erano tanto convenienti per gli utenti che oggi quei contratti sono sospesi». L'Unione consumatori denuncia, inoltre, che il gestore sta bloccando anche altre Sim intestate agli utenti che avevano attivato il piano "Tutto relax". «La creazione di una lista nera - sottolinea Massimiliano Dona - degli utenti cattivi rappresenta una inaudita violazione non solo del Codice del consumo, ma degli stessi diritti costituzionali dei cittadini». Chiesto anche l'intervento dell'Antitrust perchè verifichi l'ingannevolezza dei messaggi promozionali dell'iniziativa.
È dal 10 marzo che si susseguono messaggi in rete sui forum di telefonia, pieni di proteste da parte dei proprietari di telefonini ormai muti. Il Codacons di Udine ha costituito un comitato per difendere i diritti degli utenti e ha dato mandato di rappresentarli al presidente del Codacons del Friuli Venezia Giulia Vitto Claut. «Sto per inviare una diffida a Tim - spiega Claut - per chiedere l’inibizione di comportamenti abusivi che danneggiano la collettività da parte dei gestori sulla base degli articoli 139 e seguenti del Codice di consumo». Già sono stati presentati una decina di ricorsi al Corecom regionale per ottenere l’immediata riattivazione delle Sim: l’11 si discute il primo. E il conto, in caso di vittoria degli utenti, per Tim potrebbe essere molto salato. «Per ogni persona - spiega Vitto Claut, presiedente del Codacons Friuli Venezia Giulia - chiederemo un risarcimento di 50mila euro».
fonte IlSole24ore, 28/03/2006
di Nicoletta Cottone
MILANO - «Tim, messaggio gratuito. Siamo spiacenti, il numero da lei chiamato non è abilitato al traffico entrante». Questa frase laconica, ripetuta anche in inglese, segnala che la scheda Tim che state chiamando è stata bloccata. Da circa una ventina di giorni moltissime (poche centinaia secondo Tim, almeno 280mila secondo l’avvocato Vitto Claut, presidente del Codacons del Friuli Venezia Giulia) schede legate al piano “Tutto relax” sono state bloccate senza una spiegazione per i proprietari che si sono trovati in possesso di un cellulare muto, senza possibilità di chiamare, ricevere telefonate e inviare sms. Moltissimi hanno perso così anche tutti i numeri telefonici affidati al cellulare, che ormai nessuno più conosce a memoria. Alla Tim fanno sapere che «si tratta di casi di sospetta frode».
I titolari delle Sim «spente» sono disorientati. Nei centri Tim rispondono che lì fanno solo contratti, per protestare o chiedere spiegazioni si deve chiamare il 119. Al numero telefonico 119 rispondono con spiegazioni di vario genere: troppi sms inviati, traffico anomalo, violazione delle norme antifrode o di quelle scritte sul retro del pack della carta Sim. Su sollecitazione dei clienti invitano a fare un fax alla Tim, mentre chi insiste riceve le indicazioni per spedire una raccomandata all’ufficio reclami.
«Io sto interessando il mio avvocato - spiega Guido Gentile, orafo della capitale, titolare di una carta Tutto relax - è assurdo staccare una linea senza preavviso e senza dare una spiegazione a chi paga regolarmente, peraltro con la garanzia della carta di credito». Il suo black out sarebbe motivato dagli sms considerati sequenziali dalla Tim, inviati agli amici con i quali si dà appuntamento per ballare la salsa. Lui non solo si è trovato con il telefonino “spento” d’imperio, ma si è accorto dopo il fine settimana che quel numero era collegato anche all’allarme della gioielleria, con seri rischi di non essere reperibile in caso di necessità.
Ma non basta, anche protestare è difficile: il primo fax indicato dal 119 è errato, il secondo è dell’ufficio disdette, dove, gentilmente, forniscono un nuovo numero. Sul piede di guerra anche l'Unione nazionale consumatori che ha già avviato un'azione inibitoria diffidando Tim dal blocco delle Sim e invitandola riattivare i servizi entro la fine di marzo. «Quello di Tim è un comportamento scandaloso - sottolinea Massimiliano Dona, avvocato dell'Unione nazionale consumatori - perchè un soggetto professionale deve preoccuparsi preventivamente delle conseguenze delle condizioni offerte. Fra le altre si calcola che Tim abbia stipulato circa 900mila abbonamenti "Tutto Relax", che al costo di poco meno di 1.200 euro in due anni renderanno oltre un miliardo di euro».
L’offerta “Tutto relax” prevede, infatti, al costo di 49 euro al mese per due anni, l’utilizzo di mille minuti di traffico voce verso tutte le destinazioni e l’invio di sms gratis a tutti senza limiti. I blocchi hanno interessato anche “autoricarica 190”, invece, il cui piano era già stato modificato unilateralmente da Tim: le vecchie condizioni, prevedevano la possibilità di essere autoricaricati, senza limiti, di 1,86 euro ogni 50 sms o minuti voce ricevuti da cellulari Tim, compresi gli sms ricevuti da linee Tim che utilizzano bonus, sms gratuiti o legati a offerte promozionali. In seguito le modifiche introdotte hanno stabilito che l'autoricarica avviene solo se chi effettua la telefonata o spedisce un sms paga il prezzo fissato dal proprio tariffario.
Dal canto suo Tim chiarisce che le Sim sono state bloccate per «forti sospetti di frode», tanto che è stato dato mandato ai legali dell’azienda di sporgere formale denuncia per tutelare l’azienda da possibili tentativi di frode. «Stiamo agendo - spiegano alla Tim - a fronte di forti sospetti di frode e di un utilizzo del servizio non in norma con le regole contrattuali, con uso di apparecchiature non mobili. Dunque programmi che lanciano sms e vanno a ricaricare utenze telefoniche. Ci sono casi di utilizzo con volumi di traffico anomalo, con 50mila sms sequenziali inviati in un’ora. È una sospensione, siamo in una fase di verifica. Risarcimenti agli utenti? C’è qualcuno che dovrà risarcire noi se c’è stata truffa: sarà il magistrato a decidere. Bisogna valutare le posizioni di ognuno, non c’è solo chi invia l’sms, ma anche chi lo riceve».
Pierluigi Chiarla, segretario provinciale udinese del Codacons Friuli Venezia Giulia, proprietario di più di una delle Sim incriminate, è indignato. «Non c'è stata truffa da parte degli utenti - sottolinea Chiarla - ma qualcuno ha solo utilizzato al meglio le opportunità dei contratti offerti dalla Tim. Il sospetto è che si sia trattato di pubblicità ingannevole, visto che le tariffe erano tanto convenienti per gli utenti che oggi quei contratti sono sospesi». L'Unione consumatori denuncia, inoltre, che il gestore sta bloccando anche altre Sim intestate agli utenti che avevano attivato il piano "Tutto relax". «La creazione di una lista nera - sottolinea Massimiliano Dona - degli utenti cattivi rappresenta una inaudita violazione non solo del Codice del consumo, ma degli stessi diritti costituzionali dei cittadini». Chiesto anche l'intervento dell'Antitrust perchè verifichi l'ingannevolezza dei messaggi promozionali dell'iniziativa.
È dal 10 marzo che si susseguono messaggi in rete sui forum di telefonia, pieni di proteste da parte dei proprietari di telefonini ormai muti. Il Codacons di Udine ha costituito un comitato per difendere i diritti degli utenti e ha dato mandato di rappresentarli al presidente del Codacons del Friuli Venezia Giulia Vitto Claut. «Sto per inviare una diffida a Tim - spiega Claut - per chiedere l’inibizione di comportamenti abusivi che danneggiano la collettività da parte dei gestori sulla base degli articoli 139 e seguenti del Codice di consumo». Già sono stati presentati una decina di ricorsi al Corecom regionale per ottenere l’immediata riattivazione delle Sim: l’11 si discute il primo. E il conto, in caso di vittoria degli utenti, per Tim potrebbe essere molto salato. «Per ogni persona - spiega Vitto Claut, presiedente del Codacons Friuli Venezia Giulia - chiederemo un risarcimento di 50mila euro».
fonte IlSole24ore, 28/03/2006
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