Al termine dell'incontro tra i vertici Telecom e i rappresentanti sindacali, il segretario generale di Slc-Cgil Emilio Miceli ha fatto sapere che ''ci sarà uno sciopero subito, entro fine mese. Useremo il primo giorno utile''. ''Il management non ci ha detto quello che ci aspettavamo - ha aggiunto - stanno facendo, dicono, una banale operazione societaria. Siccome è troppo banale significa che vogliono vendere Tim''. A decidere tempi e modi della protesta saranno i direttivi unitari dei sindacati, convocati per il 19 settembre. In quell'occasione sarà decisa la data dello sciopero di 24 ore, da attuarsi entro fine mese, e anche una manifestazione nazionale da tenersi con ogni probabilità a Milano.
Mercoledì prossimo, invece, la protesta si sposterà a Palazzo Chigi. Per il 20, infatti, è previsto un sit-in davanti alla sede del governo e si moltiplicheranno le assemblee nei posti di lavoro. A riferirlo è stato il segretario nazionale dell'Ugl Telecomunicazioni, Gianni Fortunato. ''Andremo avanti con sempre maggiore determinazione - spiega - perché oltre al grave atteggiamento unilaterale dell'azienda, abbiamo tristemente constatato la condotta contraddittoria del governo, al quale chiediamo un incontro urgente. Abbiamo infatti la spiacevole sensazione di trovarci di fronte ad un film già visto, come quello degli anni 2000, quando l'allora esecutivo rimase inerte di fronte alla cessione del Gruppo nelle mani di Colaninno''.
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