venerdì 6 ottobre 2006

Buon senso vs fatiche di Sisifo

UK: fermate i cellulari a teatro
Nel Regno Unito il problema dei telefoni accesi al teatro e al cinema è molto... sentito. Il disagio degli spettatori e alcune soluzioni possibili

Londra - Se durante l'Amleto, dopo il dilemma "Essere o non essere..." si udisse qualcuno dire "Pronto?", c'è da scommettere che molti cercherebbero il reo tra il pubblico per metterlo volentieri davanti alla spada di Laerte al posto del protagonista. Ma episodi simili, almeno nel Regno Unito, potrebbero presto non ripetersi più. Il problema è molto sentito, in Europa come oltreoceano. Ma se la minaccia di una multa o addirittura della reclusione non sono sufficienti a sensibilizzare gli utenti alla buona creanza (e al buon senso) sembra doveroso studiare contromisure più radicali.

E...se siamo in teatro (dove c'è silenzio) e non basta nemmeno la minaccia della reclusione...figuriamoci da noi (che c'è casino)!!

Se poi si pensa a quanto successo in Salvador... apprendiamo l'importanza di questo strumento e quanto siano vani i tentativi di limitarne l'uso!
Alcuni reclusi del carcere di massima sicurezza di Zacatecoluca, nel El Salvador, per continuare a restare in contatto con il mondo esterno e gestire le propria attività criminali avevano nascosto un telefonino ed il relativo caricabatterie nel retto, in modo da passare inosservati ai frequenti controlli. Le guardie carcerarie hanno sottoposto i detenuti ad un serie di radiografie, arrivando a scoprire questo insolito modo di nascondere i cellulari. Si trattava, fortunatamente per i detenuti, di modelli di dimensioni contenute, che erano conservati all'interno di un involucro di plastica protettivo. In un caso oltre al caricatatteria sono state rinvenute anche alcune schede SIM.

http://www.puntocellulare.it/notizie/6143/Cellulari-in-carcere-nascosti-nel-retto.html

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