lunedì 14 maggio 2007

Comunicato N.1 di alcuni colleghi

Alle organizzazioni Sindacali

FILCAMS CGIL NIDIL CGIL
FISASCAT CISL
UILTUCS UIL


e p.c. agli organi di stampa

ANSA
La Nuova Basilicata
Gazzetta del Mezzogiorno
Telenorba
Il Quotidiano di Basilicata
TGR Basilicata

Matera, 8 maggio 2007

In merito ai recenti fatti che ci hanno visti coinvolti dalle Organizzazioni Sindacali, noi lavoratori di Datacontact esprimiamo la nostra posizione.
Vi ringraziamo per aver dato vita al sogno profetizzato da Andy Warhol: “cinque minuti di gloria ad ognuno di noi”… Noi, sepolti nei Sassi, pensavamo che anche quest’anno gli unici incontri sarebbero stati quelli vissuti con cavallette e Giapponesi.
Vi ringraziamo per aver intrapreso una battaglia in nome e per conto di ognuno di noi…
…peccato che la moltitudine abbia visto le Vostre facce per la prima volta solo in TV!!!
I maligni penserebbero che essendo (noi lavoratori Datacontact) come un vestito trendy, siamo come i saldi da Harrod’s…si fa a cazzotti per avere un capo da noi…pardon…un iscritto!!!
E in tutto questo c’è sempre chi dice…siamo strumentalizzati…ma da Chi?
Da chi dice di accettare una proposta del tipo: vivere con un netto mensile sotto la soglia della povertà…ma a tempo indeterminato, come se fosse…meglio!!!
Capita che, anche se noi alziamo il tono e non siamo d’accordo (pensiamo di meritare di più?) facciamo i conti con chi dice che è già abbastanza, troppo!
In fin dei conti, tutti sarebbero in grado di prendere il nostro posto, di svolgere le nostre mansioni…del resto come accade per tutti gli operai del Mondo!?!
Ci chiediamo, se terminata l’infatuazione del momento, sedati gli egocentrismi personali, ci riporrete nell’armadio ad ammuffire, lasciandoci ancora una volta, dati i tempi, alle sole conseguenze che l’effetto serra produrrà nei Sassi…l’afa!!!
E per rendere questo discorso meno afoso, non ci aspettiamo di certo i tickets per comprare l’acqua minerale, ma qualcuno che ci ascolti, che prenda coscienza di quelle che sono le nostre richieste.
Riteniamo opportuno che non ci siano forme di strumentalizzazione di una battaglia sostenuta senza l’appoggio di noi lavoratori, solo per fini personali.
Naturalmente siamo in tanti, abbiamo gusti diversi: se 500 di noi comprano un panino con la suina e 5 vegetariano, non è detto che qualcuno abbia la verità assoluta.
Questo per dirvi che la maggioranza vince sempre, e la nostra maggioranza è concorde con le proposte ricevute, dopo averle valutate e comparate.
Preoccuperebbe una situazione in cui la varietà è assente…in ogni democrazia le minoranze devono seguire quella che è la volontà generale.
Questo succede per tutto nella vita.
Nel futuro gradiremmo, prima di occupare le pagine (il che ci fa estremamente piacere per una forma di narcisismo personale) che qualcuno venisse a parlarci di sostanza, e che accettasse il concetto che si possano avere idee diverse anche rispetto a chi in questo momento, sentendosi unto dal Signore, porta con se tutto il fardello della nostra difesa!!!
Ci congediamo da questa nostra, precisando che la “questione Datacontact” per noi si intende superata e non intendiamo accettare nessuna forma di prevaricazione della nostra volontà.
Il nostro non è un dissociarsi dal sindacato, ma dal modo in cui la rappresentanza territoriale, dando prova di “estrema educazione”, ha tentato di gestire il nostro futuro.

1 commento:

Watchdog ha detto...

Qui siamo all'apoteosi dell'assurdo e del ridicolo. Una eventuale risposta a queste strabilianti (a conti fatti) “lettere chiuse” = ossia senza alcuna pubblica risposta meriterebbero almeno una decina di pagine. Proviamoci, cari amici.