lunedì 27 dicembre 2004

TIM'magino...

“TIM’magino…” sketch in 40 battute
Presentazione: dato che siamo alle battute finali…facciamole no?!
1) Immagino clienti abituati a volare all’estero… non poter parlare callback (col becc)
2) Immagino operatori consigliare a clienti materani lo “scatto secco”… giusto per compensare la troppa umidità
3) Immagino clienti trovarsi a Mosca e voler usare per forza il callback (colbacc)
4) Immagino operatori in difficoltà non trovare il bundle della matassa
5) Immagino clienti astronauti che… per ricaricare via SMS lasciano il dovuto spazio
6) Immagino operatori indicare alla Zanicchi all’estero la tariffa con IVA assolta all’origine
7) Immagino clienti TIM interpretare le tariffe UMTS come “Uh Mamma, Troppi Soldi”!
8) Immagino operatori troppo ospedalieri consigliare il 118 invece del 119
9) Immagino clienti negli aeroporti chiedere se il telefonino analogico riceve anche nella no tacs area
10) Immagino operatori rispondere fortunosamente quasi fossimo un cul center
11) Immagino clienti chiederci come mai hanno servizi e…voluti se non li hanno mai richiesti
12) Immagino operatori con senso di gruppo chiamare il GSM “Grande Squadra Motivata”
13) Immagino clienti lamentarsi per troppe lune, dopo che quando ne avevano una era già storta
14) Immagino operatori rispondere che col CCRM TIM’brogli
15) Immagino clienti attivare Turbo Friends verso quegli amici che arrivano sempre in ritardo agli appuntamenti
16) Immagino operatori consigliare la Carta Tuguri a clienti in abitazioni povere
17) Immagino clienti chiederci se potranno usare come opzione Mobile TV quella del salotto
18) Immagino operatori chiedere a clienti anziani migrati se si erano fatti male dopo essere scivolati da TACS a GSM
19) Immagino clienti TACS malati terminali se potevano cambiare il terminale malato
20) Immagino operatori consigliare direttamente ai clienti derubati di usare la doppietta del nonno
21) Immagino clienti chiamare dalla discoteca e chiedere come mai il telefonino SIMballa
22) Immagino operatori consigliare la Flash TIM ai clienti fotografi
23) Immagino clienti all’estero svenire per schianto alla risposta
24) Immagino operatori consigliare a clienti con molto traffico… la marmitta catalitica
25) Immagino clienti barboni cambiare gestore per una maggiore copertura
26) Immagino operatori cortesi coi clienti solo se essi sono Gentili (Fabrizio, cop)
27) Immagino clienti risentiti alla richiesta di “rimanere in linea” a causa della troppa cellulite
28) Immagino operatori bloccare la linea a clienti modello in panico per il primo grasso che faceva capolino
29) Immagino clienti consultare il proprio traffico…mentre sono in fila in autostrada
30) Immagino operatori chiedere a clienti di ritorno da orge… il numero di cellulharem
31) Immagino clienti giocare come bambini sul piano di scivolo tacs
32) Immagino operatori oramai rientrati consigliare a due ospiti Thè per Tre
33) Immagino clienti chiedere alla TIM il risarcimento per la visita ortopedica per essere stati indotti a scivolare da TACS a GSM
34) Immagino operatori che hanno appena montato aprire la chiamata con come posso essere umile per recuperare la montatura…
35) Immagino clienti andati a curarsi a centri estetici per il proprio profilo a scatti
36) Immagino operatori rivolgersi a clienti incinte dire mi scuso per l’attesa
37) Immagino clienti TACS con necessità lavorative chiederci se…ci saranno costi di migrazione
38) Immagino operatori consigliare a coniugi con l’amante l’opzione “2 in 1”
39) Immagino clienti vivere in SIMbiosi con il proprio numero di telefono
40) Immagino operatori cancellare le promozioni non volute attraverso il tasto “rimanda a settembre”

E’ vero…la nostra team leader non è che “Pia e ccè suggerisce”...
…TIM ci paga a ore per questo abbiamo TIM..ORE…
…OK, siamo IN TIM ma non dovremo INTIMorirci!
Recitata a Matera, presso il ristorante Kappador, il 21.12.2004
Per gentile concessione dell'autore, Mino Presta, al termine del training formativo per l’attività di Customer Care (Datacontact per TIM). Sketch inviato ai tanti che ne hanno fatto richiesta.

martedì 7 dicembre 2004

Babbo Natale TIM

E...dopo (la scalata al) l'acquisto di Datacontact del Gruppo HDC, la scalata dei Babbi Natale che, a 20 giorni dall'attesa partenza della commessa TIM quale 9° call center in Italia, sembrano voler portare fortuna alla sede materana nel bel mezzo dei Sassi. Ci riusciranno? O non vorranno mica fregarsi il ponte radio :-)

clikka per ingrandire

sabato 4 dicembre 2004

Holding Della Comunicazione

Un sintetico sguardo all'indietro su Luigi Crespi, da un articolo di Filippo Ceccarelli su la Stampa dell'8/12/2003, pag. 10

La caduta dell'indovino berlusconiano

Sogni infranti e oracoli in caduta: offre più di un motivo d'interesse la crisi entro cui è di colpo precipitato Luigi crespi,
il brillante imprenditore della comunicazione che dopo due anni di trionfi, per evitare la bancarotta, ha dovuto vendere il suo piccolo-grande impero alle banche creditrici. Crespi l'ha fatto, come al solito, con baldanzosa serenità: . E può darsi che davvero lo sia. Nel frattempo, l'ex giocatore comunista di football americano, poi divenuto tecno-veggente più consultato da Berlusconi, ha maturato un certo distacco dalle cose materiali, avvicinandosi al buddismo. Ma intanto l'HDC (così si chiamava la sua holding) è in via di smembramento. Chi si è già preso la società di direct marketing datacontact; chi si prenderà gli istituti Datamedia e Cirm, l'agenzia di pr, la casa di produzione, i giornali, la concessionaria di pubblicità, la centrale media, la webagency e così via, tristemente. E fin qui la storia sembrerebbe quella di una normale sconfitta. Se non fosse che Crespi, più di ogni altro, ha contribuito alla straordinaria vittoria di Berlusconi alle elezioni del 2001. Straordinaria perchè ottenuta con la più innovativa applicazione del marketing mai sperimentata. Autentico punto di svolta e di non ritorno nel cambiamento delle forme della politica in Italia. In quell'occasione Crespi curò i contenuti, il linguaggio e l'intera campagna di affissione dei manifesti del Cavaliere. Lavorò sul berlusconiano 'Una storia italiana' spedito per posta a milioni di elettori. Allestì il sito Internet di Forza Italia, per la quale gestì a lungo anche i sondaggi, per giunta azzeccandoci. Una telecamera lo sorprese la notte dei risultati mentre inscenava una specie di danza orgiastica, al culmine dell'appagamento professionale e anche politico. Ma il vero grande colpo fu l'indimenticabile rappresentazione del 'Contratto con gli italiani' mandato in onda a 'Porta a porta'. (...) Il successo non comportava implicazioni politiche. Ha sempre tenuto a dire l'ambizioso indovino di Datamedia che Berlusocni era per lui un pregiatissimo cliente, non un capo, nè un padrone. Ma l'averlo aiutato a vincere gli aveva decisamente aperto le porte di Palazzo Chigi, del Viminale, del ministero dell'Economia, della Rai. E per il Cavaliere non sembravano tanto consulenze concesse per ringraziare un amico, ma una delicata necessità. Per esistere, infatti, il potere berlusconiano ha bisogno di un dispositivo permanente di ascolto che misuri le opinioni degli italiani per trasformarle poi in strategie di comunicazione, decisioni, potere, consenso. L'HDC sembrava nata e fatta apposta. Ma ora? Niente, silenzio, oblio. Per il berlusconismo reale Crespi rischia ora di diventare un puro ricordo, uno che ha fatto il passo più lungo della gamba. Il che può essere, senz'altro. Ma nella sua caduta si trascina appresso uno stile, una tecnica, una cultura, una storia a suo modo simbolica. Ombre nere sul marketing (...).
E pensare che lo stesso Crespi aveva scritto 12 mesi prima (su 'Il Nuovo.it' del 1/1/2003):
Crediamo di avere in Hdc tutte le capacità di analisi della realtà necessarie. Detto questo, è giusto aggiungere qualcosa su Hdc e sui suoi valori. Abbiamo alcune idee-guida che applichiamo in tutte le attività del gruppo. Crediamo nel valore del lavoro fatto bene, per vincere e non solo per partecipare; nel pluralismo delle idee e nella libertà del confronto

Ri-cercare in famiglia

PICCOLE DATAMEDIA. Dalla crisi del gruppo Crespi stanno nascendo nuove società di ricerca demoscopica. Uno dei manager di punta, Andrea Cimenti, ha deciso di mettersi in proprio sfruttando il network di rapporti internazionali costruito in questi anni. Anche Angelo Tosto ha maturato lo stesso orientamento. Ha ricomprato Datacontact, la società che gestiva i call center, e assieme alle figlie debutterà anche nel mondo delle ricerche. Quanto a Datamedia è sempre più facile che se ne occupi Nicola Piepoli, mentre non sono chiare le mosse future dell’ex patron Luigi Crespi

Dal paragrafo 5 di un articolo di Michele D'Agostino

giovedì 2 dicembre 2004

Inizia la lunga avventura

Il lancio (spin-off) di DATACONTACT

Luglio 2004, News di agenzia. Milano: salvi i 400 posti di lavoro della Datacontact, azienda di call center. Il tribunale di Milano ha infatti concesso alla famiglia Tosto di rilevare dal gruppo Hdc (ora in fallimento) il rimanente 51% della società (già ne controllava il 49%). Datacontact opera a Matera, Bari, Lecce e a Milano; nel 2003 ha fatturato 8 milioni di euro.