giovedì 12 ottobre 2006

Autunno caldo

L'autunno caldo dei call center
di Ilaria Ficarella

Al via le ispezioni del ministero: nel mirino mille contratti Comincia l'autunno caldo dei call center a Bari. L'Ispettorato del lavoro ha preparato il calendario delle ispezioni nei numerosi centri della provincia. C'è da fare applicare una circolare del ministro Cesare Damiano che impone non soltanto i controlli, ma anche la stabilizzazione dei lavoratori che non possono essere qualificati come collaboratori a progetto. L'indagine riguarda almeno un migliaio di lavoratori in tutto il territorio provinciale. E proprio in vista delle visite che l'Ispettorato ha già cominciato a effettuare da ieri, le aziende del settore stanno finalmente aprendo le porte ai sindacati. Il primo a dire sì all´ingresso dei rappresentanti dei lavoratori è stato proprio il tanto contestato call center dell´Inps e dell´Inail a Bitritto. La società che gestisce una parte del servizio per i due enti pubblici la Omnia Network ha concesso l´organizzazione della prima assemblea sindacale fra tutti i suoi collaboratori, peraltro durante l´orario di lavoro. «È stata la prima volta che una cosa del genere, nemmeno prevista da alcun codice, è stata organizzata - dice Nico Di Sabato, responsabile provinciale del Nidil Cgil - ed è il frutto di una serie di incontri avuti con l´azienda, la quale ha finora dimostrato la volontà di arrivare a una seria concertazione». Primissimi contatti con il sindacato ne ha avuti anche la Data Contact, società che gestisce alcuni servizi per Telecom e Tim e che ha tre grandi call center fra Matera, Bari e Lecce. Prossima ad aprire una trattativa è anche la Transcom, l´azienda che anche grazie all'intervento del Comune di Bari ha avviato in città una struttura che ha già assunto con contratti di collaborazione circa 200 lavoratori e che sta proseguendo la selezione per arrivare a 400 dipendenti entro la fine dell'anno. L'obiettivo finale, per i sindacati, è la stabilizzazione dei lavoratori.

Le aziende per il momento, pur avendo aperto la discussione, non ne vogliono sentire parlare. Nei prossimi giorni sarà l´intervento dell'Ispettorato a dare la spinta definitiva alla situazione. Gli ispettori dovranno verificare quanti sono i lavoratori che svolgono attività cosiddetta in bound: quelli cioè che non seguono progetti in maniera autonoma per l'azienda, ma semplicemente rispondono alle chiamate dei clienti. A questi, secondo la circolare del ministero, non è possibile applicare i diffusissimi contratti di collaborazione a progetto, ma devono essere considerati a tutti gli effetti dipendenti subordinati. Le eventuali difformità rilevate dagli ispettori porteranno non solo alla sanzione nei confronti delle aziende, ma soprattutto all'apertura di una procedura per la stabilizzazione dei dipendenti. I controlli nelle aziende del territorio si concluderanno entro la fine della settimana. Per il 19 ottobre è fissata all'Ispettorato una riunione regionale fra sindacati, ispettori e aziende.Intanto ieri si è celebrata la quarta Giornata nazionale dei call center. Centrale il ruolo dell'Aqp, l'Acquedotto pugliese, che ieri ha aperto le porte del suo contact center e che ha anche avviato un'operazione benefica: ha destinato un euro per ogni contatto giunto agli operatori per la realizzazione di cisterne d´acqua in Brasile.

fonte la repubblica bari, 12.10.2006

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