venerdì 13 ottobre 2006

Misteri

Dopo il flop a Trieste la società che gestisce queste strutture per conto della Telecom cercherà al Sud
Call center offre lavoro, raffica di no
Disponibili 250 posti: 370 colloqui e solo 20 giovani hanno accettato
Duecentocinquanta posti di lavoro in un call center, contratti a progetto di 18 mesi che si sarebbero trasformati poi in posti a tempo indeterminato, dai 1000 ai 1500 euro al mese, una sede in pieno centro (via San Lazzaro), un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro. La società Mercuriotech (gruppo Telecom Italia), che allestisce e gestice i call center, era sicura di fare il pieno in città, vista l’elevata disoccupazione, come è accaduto in altre parti d’Italia. È riuscita invece a malapena a selezionare una ventina di persone: 872 i colloqui effettuati da maggio a ieri, e di questi solo 372 quelli locali. Gli altri sono stati svolti tutti fuori città.Ora, per poter coprire l’organico di 250 persone e soprattutto fornire il servizio chiesto dalla Telecom, la Mercuriotech sarà costretta a rivolgersi al Sud, cercando di far venire a Trieste il personale selezionato offrendo casa e affitto.Tra i canali utilizzati da Mercuriotech, un posto privilegiato è stato riservato allo Sportello del lavoro della Provincia, oltre a inserzioni su un giornale di annunci economici e a manifesti affissi all’università.Questi due ultimi canali hanno dato scarsi risultati. Lo Sportello del lavoro, invece, in due riprese, a maggio e all’inizio di settembre, ha fornito complessivamente un’ottantina di nominativi.«Attualmente – precisa Adele Pino, assessore provinciale alle Politiche del lavoro – allo Sportello del lavoro ci sono 265 nominativi di persone disponibili a lavorare nei call center. Gli ottanta già comunicati possono risultare pochi, ma ciò deriva dal fatto che ad ogni richiesta segue una preselezione in base ai requisti posti dall’azienda». La notizia delle difficoltà incontrate da Mercuriotech nel trovare il personale lascia sorpreso Paolo Battilana, direttore di Assindustria. «Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta – sottolinea – e dire che Telecom è una nostra associata poichè la sede regionale è a Trieste. Sarà comunque nostra cura – aggiunge – contattare la Mercuriotech e orientarla verso gli sportelli istituzionali più adatti per trovare gli addetti che cerca».«E’ strano che ci siano state così poche risposte – commenta Franco Belci, segretario provinciale della Cgil –. Un fatto in controtendenza con tutti i call center. Non capisco come si sia mossa questa

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