venerdì 19 gennaio 2007

Atesia risponde a Tiraboschi

«Rapporti a progetto ma stabili»
AlmavivA: «Il meccanismo delle gare ci obbliga all'uso delle collaborazioni»
di Scalia Luciano*
Il Sole 24 Ore, 10.5.2006

L'articolo del professor Michele Tiraboschi apparso sul Sole-24 Ore di sabato ("Call center ostaggio dei dogmi") critica in modo radicale il recente accordo sottoscritto in Atesia tra il Gruppo AlmavivA e Cgil, Cisl, Uil. Lo sconcerto provocato dalla lettura del testo è dovuto non solo alle gravi inesattezze contenute, ma anche al fatto che il professor Tiraboschi non può ignorare che questo accordo altro non è che l'applicazione, notevolmente migliorativa, di quello del 24 maggio 2004 tra TelecomItalia e i sindacati. Allora fu lo stesso professor Tiraboschi, in un suo intervento proprio sul Sole-24 Ore del 12 ottobre 2004, a giudicare quell'intesa fortemente positiva perché avviava un processo di stabilizzazione utilizzando gli strumenti previsti dalla legge Biagi. Il professore sa benissimo che la committenza (anche pubblica) usa fare gare al massimo ribasso rispetto al costo del lavoro e che questa prassi obbliga di fatto all'utilizzo dei lavoratori a progetto. Non è un caso, ad esempio che lo stesso ministero del Welfare in una delle sue ultime gare per un servizio di customer care, abbia utilizzato lo stesso criterio; per non parlare dell'Inps e dell'Inail come di molte aziende municipalizzate. Il Professore non può ignorare che il nostro Gruppo ha più volte chiesto che venisse data una interpretazione autentica sulla possibilità di utilizzo dei lavoratori a progetto nei call center. In questa prospettiva abbiamo salutato come positiva l'estensione di una direttiva che andava proprio in questa direzione e che, purtroppo, non è mai venuta alla luce. Ma venendo all'accordo sottoscritto l'11 aprile ecco i punti distintivi: assunzione come apprendisti per 1.100 lavoratori a progetto inquadrati al 3° livello e non "sottoinquadrati" come permetterebbe la legge; assunzione di 426 collaboratori con contratto di inserimento; prossima assunzione a tempo indeterminato per 170 lavoratori ora con contratto a progetto; trasformazione anticipata a tempo indeterminato per altri 122 lavoratori assunti con contratto di inserimento a ottobre del 2005. Vorremmo anche ricordare che quando nel giugno dello scorso anno AlmavivA acquistò Atesia, questa società aveva circa 90 lavoratori subordinati a tempo indeterminato, mentre a ottobre di quest'anno, grazie all'iniziativa aziendale e all'accordo sindacale, saranno circa 530. Questo non sembra un risultato da poco in una situazione di criticità economica e di mercato precario. È evidente che questo accordo apre la strada alla concreta stabilizzazione del rapporto di lavoro per ulteriori 1.500 lavoratori. Che questo accada nel mercato dei call center utilizzando le possibilità offerte dalla legge Biagi, ci pare un fatto positivo del quale dovrebbe rallegrarsi anche il professor Tiraboschi che di quella legge è stato uno degli estensori.

*Direttore Risorse Umane del Gruppo AlmavivA

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