Su intranet è presente da tempo SOLO la prevista riunione...qui il resoconto sindacale
Datacontact - Esito incontro 5 marzo 2007
Roma 8 marzo 2007
Oggetto: Datacontact esito incontro
Alle Strutture FILCAMS-CGILMATERA, MILANO, BARI, LECCE
Testo Unitario
Il 5 marzo u.s. si è tenuto il previsto incontro con Datacontact in merito alle stabilizzazioni dei rapporti di lavoro, così come previsto dalla legge Finanziaria, dalla circolare del Ministero del Lavoro in merito ai call center e all’avviso comune stipulato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria.
L’azienda cha 1.312 rapporti di lavoro in essere di cui 60 lavoratori dipendenti con contratti a tempo indeterminato (circa il 5%); la maggioranza dei rapporti di collaborazione a progetto sono a Matera.
L’azienda ha poi illustrato le difficoltà ad operare in un mercato che vedeva un lato, la presenza di molte imprese con dipendenti irregolari e dall’altro un sistema legato agli appalti, in particolare pubblici, che si basa esclusivamente sui costi al massimo ribasso e al meccanismo dei sub appalti che spesso incrociano il lavoro nero.
Le OO.SS. hanno ribadito che lo spirito dell’accordo sottoscritto con Assocallcenter e Confcommercio nel 2003, il protocollo sulle collaborazioni del 2004 e la proroga relativa ai contratti a progetto andava in quella direzione: far emergere il lavoro “grigio” (collaborazioni fittizie) e dare una dignità al settore. Peccato che quella intesa fu totalmente disattesa dalle imprese e dalla stessa Datacontact, considerato i numeri dei collaboratori che ha attualmente e che le associazioni dei datori di lavoro sono state assenti in merito ai temi più generali riferiti agli appalti, ecc.
L’azienda si è dichiarata eventualmente disponibile, a fronte di garanzie certe in merito ai benefici previsti dalla legge finanziaria a trasformare con gradualità i co.co.pro. in dipendenti, limitatamente a chi effettua il lavoro IN BOUND, che a loro dire sono circa 280 persone. Chi opera invece in OUT BOUND è per loro un lavoratore autonomo e in quanto tale confermano i rapporti di lavoro a progetto sulla base di “una loro interpretazione” della circolare del Ministero del lavoro. Hanno poi precisato che se invece noi pensiamo “ad altro” loro devono cambiare mestiere, poiché non è possibile regolarlo. Ha inoltre precisato che occorrerebbe trovare soluzioni per i lavoratori IN BOUND che desiderano rimanere a progetto poiché ritengono che molti di loro non vorranno la trasformazione in rapporto di lavoro dipendente, visto che i compensi potrebbero essere inferiori (?) a quanto oggi percepiscono.
A sostegno delle loro tesi hanno inoltre dichiarato che molte delle loro attività sono di breve durata: commesse di alcune ore, una settimana, qualche mese; facendo intendere che queste attività rientrano nel lavoro a progetto.
Le segreterie nazionali hanno ribadito che la circolare del Ministero del lavoro definisce dei criteri e per chi opera in out bound occorre dimostrare l’effettiva autonomia del rapporto di lavoro che a nostro avviso qui non c’è poiché le persone sono soggette all’utilizzo del badge per entrare al lavoro, a lavorare in fasce orarie predeterminate – anche se a scelta – e ciò è configurabile con il rapporto di lavoro a part-time, ecc. (vedasi ns. circolari precedenti).
Abbiamo inoltre sottolineato come il CCNL del terziario ha l’ultravigenza e che in tal senso le stabilizzazioni vanno realizzate affiancando tale CCNL
In questo senso i rappresentanti di Confcommercio presenti in trattativa hanno dichiarato la volontà della Confederazione di voler rientrare a pieno titolo, con propria rappresentanza nella negoziazione e nei tavoli istituzionali che affrontano il tema e le problematiche dei Call center.
Il confronto è stato aggiornato a mercoledì 4 aprile 2007, sempre a Roma presso la sede di Confcommercio Nazionale P.zza G. Belli 2, con inizio alle ore 11,30. Si raccomanda sin da ora la presenza delle strutture, RSA/RSU.
E’ opportuno che effettuiate assemblee in tutti i luoghi di lavoro poiché è necessario illustrare alle lavoratrici e ai lavoratori quanto sta avvenendo al fine di fornire una corretta informazione. E’ bene ricordare ai lavoratori che la stabilizzazione dei rapporti di lavoro è un vantaggio perché anche se mensilmente potrebbero ricevere una busta paga inferiore a parità di ore lavorate, avranno altri benefici: tredicesima, quattordicesima, ferie, permessi individuali, malattia, maternità e infortunio retribuiti, ecc.
Cari saluti
p. FILCAMS-CGIL
Marinella Meschieri
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