domenica 29 ottobre 2006

Telefono fisso addio...forse

La vecchia cornetta ha i giorni contati? Sembrerebbe di sì perché i cellulari continuano a rubargli traffico. Ma all'apparecchio di casa resta una difesa: l'internet veloce. 

di Marco Cobianchi


Il wargame telefonico è arrivato allo scontro inevitabile. Protagonisti: il telefono fisso, per il quale gli italiani spendono ogni anno 19 miliardi di euro, e il cellulare, che vale 18 miliardi di euro. Totale: più o meno il 3 per cento del prodotto interno lordo. Ora tra questi due mondi, che da sempre si guardano con sospetto, sono iniziate le ostilità con l'obiettivo di accaparrarsi l'uno il traffico voce, l'altro i dati e internet.La prima «provocazione» fu della Telecom Italia guidata da Riccardo Ruggiero, quando consentì al telefono di casa di mandare sms, fino ad allora un'esclusiva del cellulare. La risposta degli operatori cellulari è arrivata poche settimane fa quando la Vodafone, operatore mobile guidato in Italia da Pietro Guindani, ha lanciato una tariffa con prezzi differenziati a seconda che si chiami da casa o da fuori. Un segnale allarmante per tutti i gestori telefonici, Telecom e Wind soprattutto, gli unici a gestire tutti e due i business, fisso e mobile.Ma come andrà a finire la «guerra dei mondi»? Per ora sono i cellulari ad avere la meglio: il fatturato della rete fissa Telecom Italia (senza considerare internet) è sceso da 4,8 miliardi nel 2004 a 4,3 nel 2005, anno in cui i minuti di traffico voce sono diminuiti a 185 miliardi dai 192 dell'anno precedente. Per di più l'anno scorso 900 mila abbonati al fisso hanno staccato il filo dal muro.La disfatta del fisso è inevitabile? Così sembra anche se c'è una formidabile difesa per il telefono di casa: l'internet veloce sempre disponibile e a basso prezzo. Uno dei pochi dati in crescita nel generale arretramento del telefono fisso riguarda gli abbonamenti alla banda larga, cresciuti di 1 milione nel 2005 rispetto all'anno precedente. Una conferma del fatto che è l'internet veloce a mantenere gli italiani attaccati al filo.WIND È pronta, anche se non si conosce la data di commercializzazione, l'offerta basata su una tecnologia chiamata (ironia della sorte) Sip. Permette di far transitare tutto il traffico in uscita da cellulare sulla rete internet quando ci si trova in ufficio. La Wind, infatti, prevede di proporre la Sip solo alla clientela affari.TIM Sta preparando un'offerta dal nome "Unico" che consente di avere in un solo apparecchio sia il numero di rete fissa sia quello di rete mobile. Con questo apparecchio si potrà, tra l'altro, scegliere se rispondere alle chiamate entranti con l'uno o con l'altro. I prezzi sono top secret anche se dovrebbe essere prevista una sola tariffa.VODAFONE "Casa zero" permette di chiamare quasi a costo zero (scatto alla risposta di 15 centesimi) qualsiasi numero fisso d'Italia per 1.500 minuti al mese. Superato il tetto si paga in base al proprio piano tariffario. È previsto un contributo di 8 euro il primo mese e di 9,99 i successivi. Modificare l'"area casa" costa altri 8 euro.3Dopo il lancio commerciale dei "tvfonini", che permettono di ricevere programmi televisivi, sarà siglato un accordo con la Skype, leader mondiale nella telefonia viainternet attraverso il pc. Obiettivo: far parlare i clienti da casa con il cellulare a costi vicini allo zero attraverso una piccola centrale telefonica domestica.

Che dire? La formidabile difesa del telefono di casa? internet veloce sempre disponibile a basso prezzo.
da Panorama, 29/05/2006

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