
Call-Center: non c’è chiarezza
di Pasquale Violi
Qualche anno fa in pompa magna fu aperto a Siderno un grosso call-center, si era detto un’azienda capace di soddisfare almeno in parte la sete di occupazione di parecchie persone che avevano difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, perché il mondo del lavoro non c’era, e non c’é. E infatti, in parte, numerose assunzioni furono fatte e qualcuno ha avuto la fortuna di trovare il modo di lavorare presso il call-center, gestito dalla Giary Group srl. Fortuna che in poco tempo però si trasformata iattura, in una croce difficile da portare e in un peso che tentare di reggere diventa umiliante. Si perché tutte le amorevoli e lusinghiere prerogative che avevano accompagnato il progetto di sviluppo del call-center si sono sciolte mese dopo mese, come neve al sole. I dipendenti, guidati in una fase iniziale anche dai rappresentanti sindacali di CGL, CISL e UIL, avevano stipulato un accordo con la Giary Group che prevedeva, cito testualmente, “che fino all’entrata a regime dell’iniziativa per i livelli di ingresso la retribuzione oraria diretta ed indirette lorda è fissata in euro 4,65 ; che le mensilità erogate saranno tredici; che l’erogazione della tredicesima avverrà entro e non oltre il 20/12”. Ora, escludendo che un contratto nazionale stabilisce che in linea di massima la retribuzione oraria dovrebbe essere di 7 euro e qualcosa o giu di li, bene o male questo poteva essere un inizio, si faceva qualche sacrificio e si aspettava di andare a regime. Il punto però è che a regime il call-center ci entrerebbe raggiunti i 300 e passa dipendenti, e da tre anni a questa parte in tutto i lavoratori del call-center sono poco più di una ottantina, quindi campa cavallo che l’erba cresce. Ma sopra ogni immaginazione ecco che arriva il capolavoro, viene detto ai dipendenti che nei 4,65 (lordi), stabiliti nell’accordo, ferie e tredicesima sono inclusi. Ecco che quindi saltano le tredici mensilità ed ecco che un dipendente del call-center di Siderno prende più o meno quanto un bambino indiano che cuce i palloni per la Nike, forse qualcosa in più. Però c’è chi continua a dire che di questa terra bisogna far emergere gli aspetti positivi. Trovateli. Ma non è finita qui. Prima di tutto c’è da dire che la Giary Group srl si è beccata i soldi da parte di “Locride Sviluppo” per il “Patto Territoriale della Locride”, quindi, credo, oltre ad avere difficoltà a fare passi indietro, dovrebbe quanto meno essere oggetto di controllo, cioè quello che aveva promesso per prendersi i soldi lo dovrebbe mantenere. Poi c’è anche da ribadire che, come già detto, i lavoratori del call-center nel prendere in esame l’accordo sono stati seguiti dai tre maggiori sindacati, con l’esito strano che CISL e UIL hanno deciso di firmare e subito dopo si sono dileguati non rispondendo alle richieste di aiuto dei dipendenti, mentre la CGIL, che probabilmente qualcosa aveva capito, non ha firmato e ha cercato di seguire la vicenda il più possibile, senza però, fino ad ora, riuscire ad ottenere i risultati sperati. Una situazione come sempre surreale, strana che in questa terra è però divenuta normalità. Una società accede ad un finanziamento per creare lavoro e fino ad ora crea sfruttamento, è difficile da credere ma è la locride. Poi c’è anche chi storce il muso nel vedere i dipendenti del call-center fare sciopero, protestare per i propri diritti. Almeno questo è un segno di civiltà, di normalità, quando le cose non vanno ci si fa sentire. Non ci si può accontentare, non si può dire meglio di niente. I diritti di chi lavora sono gli stessi a Siderno come a Torino, nella locride come in Versilia. Intanto a Reggio Calabria, venerdi scorso c’è stato un incontro chiarificatore. Qualcuno pare abbia fatto un passo indietro e sembra che ci siano i presupposti per un dialogo, finalmente. L’azienda ha chiesto una fase di riallineamento, che credo che i lavoratori possano anche concedere, per il bene comune e per buon senso, ma non credo che un allineamento per chi è stato finanziato e per chi da tre anni tiene sotto schiaffo i dipendenti possa essere stimato in un tempo di quattro anni, è follia, ma siamo nella locride, tutto può essere.
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