
Trascrizione dal filmato di TRM. Servizio di Mimma Maranghino
E' durata circa un'ora e mezza con toni a tratti fortemente accesi e con un'incalzare di numerose domande da parte dei giornalisti la conferenza stampa convocata dalle segreterie provinciali di matera CGIL-CISL-UIL e di categoria, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL e NIDIL-CGIL. Oggetto della lunga disquisizione la rottura delle trattative con l'azienda datacontact lo scorso 2 maggio a Roma sul tavolo nazionale.
Secondo Angelo Cotugno, l'azienda, nonostante l'ampia disponibilità dei sindacati in sede di trattativa, non ha voluto cedere sul punto della trasformazione dei contratti a tempo indeterminato per tutti i collaboratori, riferendosi anche al non rispetto dei minimi contrattuali. Il risultato sarebbe stato raggiunto, sempre secondo le parole di Cotugno, utilizzando una sigla sindacale di comodo, l'UGL:
Secondo Angelo Cotugno, l'azienda, nonostante l'ampia disponibilità dei sindacati in sede di trattativa, non ha voluto cedere sul punto della trasformazione dei contratti a tempo indeterminato per tutti i collaboratori, riferendosi anche al non rispetto dei minimi contrattuali. Il risultato sarebbe stato raggiunto, sempre secondo le parole di Cotugno, utilizzando una sigla sindacale di comodo, l'UGL:
"Prima di parlare di numeri, di cifre, di soldi, di incentivi, vale la qualità del lavoro, la dignità del lavoratore. Non c'è nulla che possa essere merce di scambio con il diritto del lavoratore ad avere il contratto a tempo indeterminato. Ciò premesso perchè, se non è precisato questo, noi possiamo discutere...di tutto, ecc. Precisato questo, andiamo avanti"
Da quanto si è appreso durante la conferenza, pare che nel corso delle trattative la posizione dell'azienda non abbia tenuto conto dei diritti dei lavoratori, tenuti sotto schiaffo da un rapporto rinnovato 'di mese in mese'. Il risultato spiegherebbe la scarsa presenza dello stesso sindacato all'interno di Datacontact: solo una trentina infatti sono i lavoratori iscritti alle diverse sigle. Una situazione che deriverebbe dalla logica costrizionista utilizzata dai datori nei confronti dei dipendenti. Un atteggiamento illegale e di stampo delinquenziale.
Seguono le dure parole di Filippo Viggiano sul Presidente A.Tosto, prontamente censurate da Angelo Cotugno, come non facenti parte del lessico ordinario della CGIL. Viggiano ritira così quanto pronunciato, che precisa:
"il mio dire era anche un dire giustificato perchè queste situazioni le viviamo quotidianamente, i lavoratori si vengono a lamentare nelle sedi sindacali che poi puntualmente non hanno la forza e il coraggio di poi esporre queste sue posizioni...perchè c'è un ricatto continuo e quotidiano, una pressione nei confronti dei lavoratori che è un qualcosa di inaudito. Queste cose non bisogna sottacerle, anche se ritiro quello che ho detto prima, però...definitelo voi come può essere 'catalogata' una persona che si comporta così"
Affermazioni, quelle dei sindacati, forti e minatorie, che porteranno la vicenda Datacontact a livello nazionale. Intanto, nella giornata di ieri, lo ricordiamo, si sono tenute le assemblee sindacali interne per condividere e discutere con i rappresentanti sindacali nazionali firmatari dell'accordo i termini e le condizioni introdotte dallo stesso nonchè l'iter che si apre ora con le successive fasi previste.
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