lunedì 1 gennaio 2007

Commenti di fine d'anno


Sulla sinistra una foto di Dania
Due commenti a distanza di 24h (un botta e risposta tra lettori) nella rubrica di Anna Bartolini sul corsera

Sui call center
Sono d'accordo con Anna m. e Davide sul sistema militaresco che vige all'interno dei call center. E'ovvio che questi ragazzi hanno l'avvoltoio sulla spalliera che poi fa loro il cane addosso se non portano a casa quelle tante risposte positive. Ma allora, scusate: ma perchè lavorare in un call center? Tutti i giorni consulto il sito del collocamento della mia città e ci sono offerte su offerte. Chiaramente non per lavorare al comune o all'università. Piuttosto camerieri, operai, pizzaioli, commessi, cuochi, aiuto cuochi, receptionist,....lo so, sono lavori umili e taluni anche parecchio impegnativi come orario, ma non è meglio lì che sentirsi trattare male dalla mattina alla sera? Non è più dignitoso per se stessi fare un lavoro, magari anche più stancante, ma dove la sera non hai da ripensare a tutte le parti prese dai clienti e dai cavallini rampanti dei team manager? Non venite a dirmi che per guadagnare qualche soldo esiste solo quel mestiere lì.
Lallina 2006-12-27 18:16


call center scelta obbligata
egregia signora lallina, lei ha assolutamente ragione. non esiste solo il call center, fermo restando che se lo fai con i turni di notte di 10 ore senza pausa come facevo io domenica, , le assicuro che anche quel lavoro può diventare molto stancante. ma se sei DONNA, diciamo sui 26 anni come ero io allora (adesso ne ho 32), non sposata e vuoi andare via da casa dei tuoi non hai molto da scegliere. io mi sono presentata per tutti i lavori da lei citati e sono stata scartata per tutti. per fare i cuochi viene richiesto il titolo di diploma alberghiero (giustamente...) che io non ho, avendo ben pensato di sprecare 5 anni allo scientifico. cameriera non se ne parla se hai GIA' 26 anni, in quanto potresti rimanere incinta oltre ad avere chissà quali pretese come stipendio in quanto laureata (quando dicevo che ero laureata quasi mi cacciavano in malo modo... scusate eh se voglio lavorare...), come operaia non se ne parla proprio se non lo hai GIA' fatto, in quanto accettano solo personale possibilmente maschile (il lavoro è prevalentemente pesante) possibilmente milite esente e possibilmente NON a rischio gravidanza. ricordo una fabbirca dove mi avevano detto testuale "ah ma quindi a lei interessa solo iniziare a lavorare..." Che cosa avrebbe dovuto interessarmi? avrei dovuto desiderare null'altro che fare l'operaia dopo una laurea? le pare possibile? eppure pur avendo tutte le buone intenzioni di "accontetarmi", sono stata esclusa lo stesso.se non conosci persone che fanno i commercianti e che quindi ti assumono in quanto sei la nipote di/la cugina di .. non c'è quasi possibilità di entrare nel commercio. nessuno nasce "sapendo già fare" l'operaio specializzato e nessuno pare disposto a insegnartelo. per cui il call-center dove cercano per lo più donne (perchè siamo più precise e soprattutto più pazienti... e meno inclini alla ribellione verso le prepotenze purtroppo...) per lo più giovani per poterti pagare di meno dove applicano il contratto interinale per cui se rimani incinta ti lasciano a casa, alla fine rimane nella pratica l'unica scelta possibile se si ha necessità di lavorare. inoltre, non so dove viva lei, ma le assicuro che in una piazza come quella di torino, trovare lavoro anche solo in un call-center è una grossa fortuna visto che questa città è completamente morta (le olimpiadi servono solo a farsi pubblicità ma di lavoro vero, cioè stabile non ne hanno creato nemmno un po'...) per cui nessuno si sogna di rifiutare. la saluto cordialmente.
anna m. 2006-12-28 16:12

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