
Una proposta: una rubrica quotidiana sul lavoro in tv e sui giornali
Una rubrica di approfondimento sulle tematiche legate al lavoro che appaia ogni giorno sui quotidiani e nelle tv. E' questo l'appello lanciato dal premio giornalistico Ilaria Alpi di Riccione in occasione del dibattito "Informazione e Lavoro" che si è svolto mercoledì 6 giugno nell'ambito della XIII edizione del Premio. Obiettivo: portare l'attenzione dei mass media su ogni aspetto di un tema sempre più al centro dell'interesse per l'opinione pubblica: dai problemi quotidiani dei lavoratori alla disoccupazione, dalle "morti bianche" al precariato fino agli immigrati come "nuovi schiavi". Alla tavola rotonda moderata dal giornalista Angelo Ferrari, hanno partecipato Rosa Rinaldi, sottosegretario al Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, Fulvio Fammoni, segretario confederale Cgil, Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica e autore di un'inchiesta sui lavoratori dell'edilizia, ed il giornalista del Tg3 Roberto Scardova, membro della giuria del Premio Ilaria Alpi. (sul sito Ilaria Alpi. it il resoconto della serata). Spunto di discussione il libro Informazione e Lavoro, secondo volume della collana i Taccuini del Premio Ilaria Alpi.
Un appello dal premio giornalistico Ilaria Alpi di Riccione perché nella stampa così come negli altri mezzi di informazione, venga istituita una rubrica fissa di approfondimento su tematiche legate al lavoro.
Una rubrica di approfondimento sulle tematiche legate al lavoro che appaia ogni giorno sui quotidiani e nelle tv. E' questo l'appello lanciato dal premio giornalistico Ilaria Alpi di Riccione in occasione del dibattito "Informazione e Lavoro" che si è svolto mercoledì 6 giugno nell'ambito della XIII edizione del Premio. Obiettivo: portare l'attenzione dei mass media su ogni aspetto di un tema sempre più al centro dell'interesse per l'opinione pubblica: dai problemi quotidiani dei lavoratori alla disoccupazione, dalle "morti bianche" al precariato fino agli immigrati come "nuovi schiavi". Alla tavola rotonda moderata dal giornalista Angelo Ferrari, hanno partecipato Rosa Rinaldi, sottosegretario al Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, Fulvio Fammoni, segretario confederale Cgil, Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica e autore di un'inchiesta sui lavoratori dell'edilizia, ed il giornalista del Tg3 Roberto Scardova, membro della giuria del Premio Ilaria Alpi. (sul sito Ilaria Alpi. it il resoconto della serata). Spunto di discussione il libro Informazione e Lavoro, secondo volume della collana i Taccuini del Premio Ilaria Alpi.
Un appello dal premio giornalistico Ilaria Alpi di Riccione perché nella stampa così come negli altri mezzi di informazione, venga istituita una rubrica fissa di approfondimento su tematiche legate al lavoro.
Come spunto di riflessione il libro Informazione e lavoro.
"Il lavoro che non si vede", organizzato dal Premio Ilaria Alpi insieme a Nidil Cgil, Ucca, Arci e Articolo 21: "L'inferno dei call center" di Alessandro Sortino e Francesca Biagiotti de Le Iene...
E in merito al servizio de Le Iene il sottosegretario ha aggiunto: "Si parla tanto di innovazione e post-fordismo, ma mi chiedo se i lavoratori dei call center non siano più 'fordisti' degli operai di una volta". Proprio il premio vinto da Le Iene, come annunciato al dibattito di ieri, è stato devoluto ad una ex impiegata a termine di un call center di Catania, intervistata da Sortino, che, costretta dalla sua posizione precaria a nascondere la gravidanza, ha perso il lavoro dopo la messa in onda del servizio.
Fammoni, nel ricordare alcune cifre sull'occupazione, ha sottolineato l'esigenza di una riforma legislativa che favorisca il tempo indeterminato rispetto alle altre forme contrattuali. "Grazie alla nuova legge sui call center, in quattro mesi 20mila persone sono passate da un contratto a collaborazione al tempo indeterminato.
I co.co.co, però, riguardano altri 700mila lavoratori italiani".
Chiamata in causa sulle intenzioni del governo, Rosa Rinaldi ha espresso la volontà di "completare entro l'estate" l'iter per il disegno di legge in favore del tempo indeterminato e di proseguire nell'emersione del lavoro nero.
E in merito al servizio de Le Iene il sottosegretario ha aggiunto: "Si parla tanto di innovazione e post-fordismo, ma mi chiedo se i lavoratori dei call center non siano più 'fordisti' degli operai di una volta". Proprio il premio vinto da Le Iene, come annunciato al dibattito di ieri, è stato devoluto ad una ex impiegata a termine di un call center di Catania, intervistata da Sortino, che, costretta dalla sua posizione precaria a nascondere la gravidanza, ha perso il lavoro dopo la messa in onda del servizio.
Fammoni, nel ricordare alcune cifre sull'occupazione, ha sottolineato l'esigenza di una riforma legislativa che favorisca il tempo indeterminato rispetto alle altre forme contrattuali. "Grazie alla nuova legge sui call center, in quattro mesi 20mila persone sono passate da un contratto a collaborazione al tempo indeterminato.
I co.co.co, però, riguardano altri 700mila lavoratori italiani".
Chiamata in causa sulle intenzioni del governo, Rosa Rinaldi ha espresso la volontà di "completare entro l'estate" l'iter per il disegno di legge in favore del tempo indeterminato e di proseguire nell'emersione del lavoro nero.
l'articolo integrale di Barbara Bastianelli su Articolo 21 del 7.6.2007
Sul 'fordismo': (riflettere sulle similitudini in merito ai call center)
...l'intensificazione del lavoro e l'alienazione dei lavoratori portò a forme di resistenza sporadiche e prive di coordinamento, ma in grado di condizionare un sistema produttivo...
...eppure fu grazie ai sindacati che fu raggiunto un compromesso che prevedeva il riconoscimento ai lavoratori di una parte degli utili derivanti dalla razionalizzazione e dall'intensificazione del lavoro...
...ma si sa, col senno di poi, col 'già raggiunto' senza memoria storica è facile pretendere di discettare...
1 commento:
Mi dispiace solo per coloro che appoggiano i tre, e che lavorano in DC!
Ma non avete notato quante cose sono cambiate dal 2005 ad oggi? Ma credete veramente che Roma sia stata costruita in un giorno?
A me urtano soltanto gli uomini di poca fede e che non fanno altro che sparlare e sparlare!
Ma credete che sia veramente questo il modo di risolvere i problemi? Credete veramente che comportarsi come si sono comportati i tre sia il metodo giusto? Bisogna essere costruttori del proprio benessere lavorativo e non distruttori infangatori! Un'esempio: dite di essere corretti e leali, se così fosse che centrava la battutina sul filmino hard? (che d'altronde mai nessuno ha visto, xchè non esiste).
E' solo un modo per infangare e gettare merda sulle persone, che grazie a Dio, e ripeto , grazie a Dio, ci danno un posto di lavoro! E' vero, non siamo ipocriti, non è la stessa cosa che lavorare in banca o in comune, ma diamo tempo al tempo,xchè cercando di interfacciarsi in modo costruttivo e intelligente tutto andrà come è normale che vada!
Ecco xchè insisto nel dire che chi non crede e non ha fiducia fa prima ad andarsene, xchè ragazzi tutti, lavorare non vuol dire vivere nel paese dei balocchi!
Ma conoscete oltre a DC qualche altra realtà lavorativa? Forse no xchè gente come voi il lavoro a quanto pare lo riggetta e non è grata di nulla e a nessuno!
Bhè, io invece altre realtà lavorative ne conosco un bel pò, e vi garantisco che soprattutto nel nostro territorio c'è da mettersi veramente le mani nei capelli!
Colleghi, e ripeto: COLLEGHI, non demordete, non fate che costoro vi appannino la vista,pensate con le vostre teste, abbiate fiducia o quanto meno provateci ad averne almeno un pò!
Non pensiamo solo a mettere i bastoni tra le ruote a chi ci da mangiare, cerchiamo di collaborare in modo Costruttivo e non Distruttivo, altrimenti non giova nessuno!
Infine,ci tenevo a precisare un altro punto: ma sapete a me personalmente quanto me ne frega dei tre e di chi cerca di infagarci? Meno che Zero!
La mia breve parentesi in questo inascoltato, insignificante e infangatore Blog è stata solo provocatoria, per farvi capire (e se non l'avete capito, m'importa na mazza)che, almeno il 90% dei collaboratori in DC la pensa come me!
L'ultimo messaggio che voglio dare alle poche pecorelle smarrite e poi chiudo la mia breve esperienza qui, è:
Ripeto e ribadisco:
ROMA NON SI COSTRUITA IN UN GIORNO!
(e chi vuole capire capisca)
STAT'V BBUN, ALLA BBUN!
(spero non vi siate offesi!!!)
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