TARANTO - «Dall'1 luglio prossimo duemila dipendenti di Teleperformance
rischiano il licenziamento. Le istituzioni si attivino per scongiurare
l'ennesima sciagura per il territorio di Taranto». Lo dichiarano il
segretario generale della Cgil di Taranto, Giuseppe Massafra, e il
segretario della Slc Cgil ionica Andrea Lumino. Il 30 giugno scadrà
l'accordo firmato nel 2013 per rilanciare l'attività di Teleperformance,
in cui si stabiliva la riduzione del costo del lavoro a fronte della
revoca di circa 800 esuberi. Il sindacato ha il timore che l'aumento del
costo del lavoro del 12% spinga l'azienda a dichiarare nuovamente gli
esuberi e a mandare a casa 2.000 dipendenti dipendenti diretti e 1500 a
progetto.
«La crisi di Teleperformance - osserva Massafra - è aggravata dal nuovo
assetto normativo varato dal governo determinato dal Jobs Act e dalla
Legge di stabilità. L'azienda potrebbe decidere di spostarsi in un altro
Paese». Il sindacato sollecita un intervento di Regione, Provincia e
Comune. «Difenderemo il lavoro - ha detto Lumino - con le unghie e con i
denti. A giugno non accetteremo nessuna forma di ricatto. È necessario
che il governo intervenga. Coinvolgeremo tutte le istituzioni politiche
presenti sul territorio e i parlamentari di tutte le forze politiche...
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno del 9/1/2015
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