sabato 13 maggio 2006

Ora che TIM ci ha ripensato...

Tim TuttoRelax: blocco ingiustificato?
A cura della Redazione


Abbiamo evitato volontariamente di inserire notizie sulle sospensioni operate da Tim dall' inizio del mese circa i contratti TuttoRelax (post e prepagati), in attesa di un epilogo felice per entrambe le parti. Questo epilogo, a quanto pare, stenta ad arrivare e dunque vediamo di ricostruire quello che è successo partendo dal principio.
Innanzitutto cerchiamo di capire bene cosa è TuttoRelax: lanciata in ottobre dello scorso anno, la tariffa permette a chi la sottoscrive di  avere gratis un telefonino UMTS e poter chiamare tutti i numeri di qualunque gestore e videochiamare tutti i numeri TIM a zero centesimi di Euro al minuto, pagando solo lo scatto alla risposta. Il costo per sottoscrivere TuttoRelax ammonta a 50 euro mensili, per un minimo di due anni e con obbligo di presentare la propria carta di credito (inizialmente solo CartaSi, poi esteso a Visa e MasterCard dai primi di dicembre 2005) come metodo di pagamento. Per le TuttoRelax prepagato, il monte minuti mensile è di 1000 unità, per gli abbonamenti arriva a 1500. Inoltre, TuttoRelax permette di inviare gratis Sms a tutte le numerazioni, oltre ad altri benefit come la ricezione quotidiana del VideoTGCom, vedere i VideoGoal della squadra del cuore, scaricare 3 brani musicali al mese dall'i.Music Store di TIM, ed avere gratis fino a 100 MB di traffico Wap al mese per navigare liberamente nel Wap di TIM. Il focus dell'offerta, ovviamente, è incentrato sui minuti inclusi al mese e sugli Sms inviabili: come specificato, per la TuttoRelax ricaricabili i minuti inclusi di chiamate verso tutte le direttrici sono 1000 (1500 per i postpagati, che però hanno al massimo 1500 Sms inviabili); per inviare Sms illimitati verso qualunque numerazione bastava quindi far rimanere qualche minuto residuo a disposizione del contatore della TuttoRelax prepagata.

Autoricarica, come ottenerla?
Cosa è successo, dunque, per arrivare alle sospensioni di questi giorni ed al ritiro della promozione di venerdì scorso? Innanzitutto teniamo a precisare che oltre alle TuttoRelax sono state disattivate moltissime sim Tim con profilo tariffario Autoricarica 190 "Old", ovvero quelle carte con tariffa non rimodulata dal gestore che permettevano la fruizione di un bonus pari ad 1,86 euro per ogni 50 Sms/minuti di chiamate ricevuti da Tim. Di queste TimCard in giro ce ne sono parecchie e con l'avvento sia della TuttoRelax che dell'invio via Web di messaggi gratuiti (ne parleremo poi) sono comparse in vendita in vari siti tipo eBay con all'interno credito residuo a tre zeri. Basta pensare, infatti, che chiunque abbia avuto una TuttoRelax puo' aver tranquillamente inviato a raffica (sia manualmente che con programmini free dal PC se non con le varie Suite dei telefonini cellulari compresi nell'offerta) centinaia di migliaia di messaggini, con le conseguenze che immaginate. Oltre alla Autoricarica 190 Old, le direttrici numeriche più gettonate per i ricaricatori sono senza dubbio quelle delle USIM Tre, magari con SupertuaPiù come piano tariffario. La tariffa permette infatti di ricevere un accredito dal mese successivo (nota bene: traffico puro, non bonus con scadenza) di ben 10 centesimi al minuto per quanto riguarda le chiamate da numerazioni non Tre e di 4 centesimi per ogni Sms ricevuto. Anche qui, si fa alla svelta a fare due conti su come possa essere possibile che sulla già citata eBay circolino USIM Tre in vendita con credito residuo di 1000, 2000 o 5000 euro.
Altro "canale" interessato dall'onda dei ricaricatori è quello delle linee 899: una volta stracaricate le proprie sim, moltissime persone hanno intravisto una sorta di business: tramite prestanomi o personalmente (chi aveva partita IVA) hanno acquistato una linea 899, sulla quale dirottare il traffico di 3, 4 o più sim autoricaricate con le modalità sopra descritte. Nella maggior parte dei casi, il business è sfumato malamente, dato che il traffico in entrata sulle linee 899 è monitorato attentamente dal gestore ed una volta notate le decine di chiamate effettuate sempre dalle stesse numerazioni (nella stragrande maggioranza provenienti solo da USIM Tre), scatta automaticamente la segnalazione al concessionario del servizio che a sua volta ha tutto il diritto di sospendere lo stesso per 12 mesi, in attesa di accertamenti atti ad escludere un abuso non autorizzato. Sui calcola che le nuove richieste di linee 899 fondate su numerazioni Tre per oltre l'80% siano state bollate come "irregolari per traffico anomalo".
Ci sono giunte segnalazioni anche di altri modi più o meno leciti per sfruttare il credito derivante dalle super autoricariche, ovvero quello di rivendere lo stesso a terzi inserendo la sim in appositi centralini telefonici. Senza contare che il fenomeno ha dato la stura ad una serie di attivazioni collettive di TuttoRelax (con gruppi da 5 a dieci unità), con accordi precisi circa il numero di Sms giornalieri da spartirsi per autoricaricare le proprie sim.
Ultima frontiera dell'autoricarica, ma non necessariamente in ordine di importanza, è quella dello sfruttamento da parte degli utenti delle varie promozioni estemporanee dei gestori o quelle legate a MNP o vendita di nuove sim card. Decisamente opportuna è stata la promozione di Tim chiamata Parli Gratis: chiunque acquistasse una nuova sim card del gestore, infatti, aveva l'opportunità di usufruire di ben 1000 minuti di traffico da dirottare verso le proprie sim autoricaricanti nei trenta giorni successivi all'attivazione della promo. La promo, decisamente allettante, è stata sottoscritta in massa, dato che mille minuti di chiamate verso una USIM Tre con profilo SuperTuaPiù generavano circa 100 euro di bonus da sfruttare il mese successivo. Considerando che una TimCard costa 5 euro, con un minimo investimento di 50 euro (10 TimCard) si poteva usufruire di un traffico pari ad oltre 1000 euro nelle proprie sim. E non solo: le stesse card, una volta registrate sul sito Tim, danno la possibilità di usufruire di 10 Sms al giorno verso qualunque direttrice; sfruttando le possibilità (ed anche i bug) di alcuni programmini free scaricabili dal Web, per ogni singola sim card Tim diventa possibile quintuplicare o sestuplicare gli invii degli Sms, arrivando a mandare anche oltre 80 Sms al giorno per ogni singola numerazione. Quindi, l'utente che si era accaparrato le 10 TimCard oltre ai 10000 minuti da utilizzare per autoricaricarsi la/e propria/e carta/e, generando un bonus di circa 1000 euro, sfruttando la procedura di cui sopra poteva arrivare anche a raddoppiare il bonus mensile. Tutto questo per tutta la durata dell'offerta (gennaio e febbraio) ed in maniera perfettamente lecita.

TuttoRelax: e ora che cosa succederà?
Ma torniamo alle TuttoRelax, sospese in massa ed a scaglioni dagli ultimi giorni di febbraio in poi. Gli utenti danneggiati, che teniamo a precisare non necessariamente sono autocaricatori, una volta notato che il proprio numero era in una sorta di stand-by si sono rivolti al 119 per chiedere spiegazioni. L'operatore, che come sempre in queste circostanza cade dalle nuvole, ha la consegna da parte di Tim di far mandare dal cliente ad un numero di fax corrispondente al NAF di Roma (la sezione anti frode) vari documenti, tra i quali l' autocertificazione del possesso della linea sulla quale era stata attivata la TuttoRelax (pre e postpagata), oltre alla copia di un documento. Tutto questo, a detta dell'operatore, per verificare che la linea sia intestata effettivamente al sottoscrittore della Relax: una sorta di controllo cautelativo da parte di Tim per verifiche da effettuare per non precisati motivi di ordine tecnico. Gli stessi che hanno portato venerdi scorso alla sospensione definitiva delle nuove attivazioni di TuttoRelax prepagata (le TuttoRelax abbonamento, con il limite dei 1500 Sms/mese, sono ancora sottoscrivibili).
E nel frattempo che cosa è successo dai primi giorni di marzo ad oggi?  Nulla di nulla. Tutti coloro che si sono visti sospendere la linea, tra i quali moltissime persone che utilizzavano la stessa per lavoro e che magari avevano pure effettuato la portabilità del vecchio numero, sono a tutt'oggi al buio completo, in attesa di un contatto da parte di Tim che colpevolmente latita. Le telefonate al 119 per protestare della situazione che ha del grottesco (per usare un eufemismo) non servono assolutamente a nulla: gli operatori non hanno alcuna informazione se non quella di far attendere al cliente la chiamata da parte di Tim.
Non entriamo nel merito della liceità o meno dei metodi di autoricarica selvaggia tramite l'invio di decine di migliaia di Sms al giorno da parte di molti utenti: per questo stiamo attendendo una risposta da parte di Tim. L'unica cosa sicura è che nel contratto firmato dagli stessi utenti si specifica chiaramente che i messaggini inviabili sono illimitati. Sono tutte da dimostrare le tesi finora elaborate circa la sospensione del servizio: si va dalla teoria che le BTS (i ponti radio) di Tim non hanno retto all'impatto violento derivante dall'invio simultaneo di una marea di messaggini, generando quindi un danno per il gestore (tutto da dimostrare) che si arroga il diritto di sospendere la linea dell'interessato, fino ad arrivare all'ipotesi più semplice dell'errore da parte del marketing di Tim nel sottovalutare uno scenario futuro come quello che poi si è verificato; le tariffe autoricaricanti erano già nel mercato da un pezzo (Autoricarica 190 e 300 sono proprio di Tim!) ed i continui intasamenti del servizio di invio di Sms dal sito avrebbero dovuto far riflettere. Come premesso, sono solo ipotesi dato che non esiste alcun commento ufficiale da parte di Tim sulla vicenda. Vicenda che sta diventando un vero e proprio calvario per le decine di migliaia di utenti con il numero principale sospeso.
A nostro avviso la faccenda era perfettamente gestibile in altro modo, specie per quanto riguarda le TuttoRelax: non è la prima volta che un gestore, accortosi che una determinata offerta risulta troppo conveniente per l'utente finale, la rimodula avvisando lo stesso delle variazioni contrattuali. In quel caso, l'utente puo' aderire o meno alle nuove condizioni e decidere entro 30 giorni se recedere o meno dal contratto stipulato all'epoca senza incorrere nel pagamento di eventuali penali. La mancata osservanza da parte di Tim di questa procedura che possiamo (e dobbiamo) considerare standard puo' voler significare molte cose: o che il gestore abbia effettivamente intenzione di appellarsi a qualche cavillo estrapolabile dal contratto  in base al quale procedere penalmente nei confronti di coloro che (a modo di vedere di Tim) hanno abusato del servizio, oppure che effettivamente lo scenario apocalittico descritto sopra è solo frutto di problemi tecnico/burocratici legati ai sistemi Tim e che quindi tutte le linee saranno riattivate al più presto con tanto di scuse, oppure che effettivamente l'invio massivo di Sms in alcune aree ha prodotto dei danni nei confronti di Tim e che quindi la stessa sta valutando il da farsi.
Ma nel frattempo gli utenti che da oltre 20 giorni si sono visti abbuiare la linea senza alcuna spiegazione da parte del gestore (e per la quale continuano a pagare 50 euro al mese di canone senza avere la possibilità di sfruttarla!) a che santo devono votarsi?
La Legge in materia di Telecomunicazioni fornisce vari strumenti. Il più valido e rapido potrebbe essere senza dubbio quello descritto sul sito del Garante: dal giugno 2002, infatti, esiste una delibera specifica (182/02/CONS) che regolamenta la risoluzione delle controversie tra organismi di telecomunicazioni ed utenti. Se proprio vi siete stancati di attendere la fantomatica telefonata da parte di Tim per informarvi sullo stato (e sul futuro) della vostra linea, vi consigliamo di leggere attentamente tutta la procedura da seguire che trovate qui.
Ci auguriamo che tutto possa risolversi in una bolla di sapone, anche se il ritardo clamoroso da parte del gestore nel prendere una posizione chiara e trasparente fa pensare che questo editoriale avrà un seguito...


fonte: Newsmobile.it, 20/03/2006

Nessun commento: