Sassi senza auto,
si doveva ragionare di più
di ANTONIO
FASCHINO*
La città sta vivendo il dilemma del traffico regolamentato nei Sassi, c'è chi è favorevole e c'è chi non lo è affatto. Il problema è che non c'è una corretta informazione al riguardo, non si sente altro che quello che viene raccontato.
Anche il parroco di S. Pietro Caveoso si è scagliato contro l'Amministrazione, perchè così arrivano meno fedeli alla messa della domenica. In questi giorni si sente solo il parere di chi è contrario. Non è giusto. Da quello che ho ascoltato in giro, non sono solo i dipendenti di Datacontact, purtroppo, a non accettare il traffico regolamentato nei Sassi e, ancora peggio, sono molti i giovani che si dichiarano contrari a questa iniziativa. E' anche vero che l'Amministrazione comunale avrebbe fatto meglio a predisporre un Piano per i parcheggi a ridosso dei Sassi ed a divulgare la notizia con tutti i mezzi, tv compresa, stimolando i dibattiti sull'argomento e coinvolgendo la popolazione ad analizzare tutti gli aspetti della questione. Fino a questo momento, ahimé, non si sono sentiti i commenti degli intellettuali della città, di Legambiente, della Scaletta, di Zetema, di Pietro Laureano, di Raffaele Giura Longo, degli operatori turistici, dei turisti [...]. Pare che questa presa di posizione dei commercianti e di Data Contact per il telepass nei Sassi abbia suscitato la reazione di altri cittadini, che negli anni scorsi hanno subìto ed accettato analoghe privazioni. Esempio 1: gli abitanti di via Roma, via Don Minzoni, Via Ascanio Persio, via Cappelluti, Via Rosselli, Via Annunziatella, Via XX Settembre, ecc. come fanno a parchegiare la loro auto, a portare la spesa a casa, quando piove o nevica, visto che la zona è tutta a pagamento e non si trova mai un parcheggio? I dipendenti della biblioteca, della prefettura, delle banche, come fanno a recarsi al lavoro ogni giorno? Dove parcheggiano? Quanta strada fanno a piedi per raggiungere il posto di lavoro e poi ritornare a casa per il pranzo e viceversa? E poi, perchè non si incentiva l'uso del mezzo pubblico per i lavoratori ed anche per gli studenti? Perchè non si migliorano gli spostamenti con la cosiddetta linea metropolitana da Matera-nord a Matera-centro? Perchè non sono mai iniziati i lavori del parcheggio di via Gramsci, come recita ancora il pluridecennale cartello che si trova vicino alla chiesa di Cristo Re?
E' ovvio che nei Sassi il traffico debba essere regolamentato, ma è altrettanto chiaro che debbano essere risolti i problemi che ne derivano, aprendo un pubblico dibattito, serio e circostanziato, dove analizzare e correggere gli effetti negativi, con l'obiettivo supremo di salvaguardare i Sassi, cioè la nostra memoria.
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