venerdì 11 agosto 2006

Virus telefonici

Il «contagio» favorito dalla vicinanza fisica deli apparecchi
L'estate dei virus telefonici

Sta per scatenarsi un offensiva di istruzioni «maligne» che penetrano nei telefonini e danno istruzioni indesiderate
Con l’estate il rischio virus per i telefonini è aumentato vertiginosamente. Tutta colpa della tintarella e dei suoi annessi e connessi: ombrelloni, sdraio, asciugamani prendisole dove gli umani giacciono accanto al loro immancabile cellulare.
LE VIE DEL CONTAGIO - La contaminazione può avvenire i tre modi: via bluetooth, il sistema radio utilissimo per trasferire gratuitamente informazione da un cellulare all’altro senza pagare una lira, con gli mms e navigando su Internet. I telefoni mobili dell’ultima generazione, in modo particolare gli smartphone, sono a rischio parassiti informatici, quasi come i personal computer. I virus per cellulari sono già più di duecento e tra questi (vedi elenco) ce ne sono alcuni dannosi, capaci, dicono alcuni esperti, di scaricare il debito della carta prepagata (e non) componendo continuamente numeri dalla rubrica, inviando sms o collegandosi a Internet. E’ nato anche un malefico commercio di virus per telefonini, si possono acquistare collegandosi a vari siti. I telefonini più colpiti sono gli smartphone che funzionano con Symbian, sistema operativo che «gira» su almeno 25 milioni di telefonini nel mondo, ma dagli attacchi non si salvano neppure il sistema mobile di Microsoft e altri software per palmari attrezzati con la funzione telefono.
I VIRUS - Il primo virus della storia di telefonini si chiama Mosquitos e nasce dal pentolone informatico di un hacker americano nell’aprile del 2004. Il 15 giugno dello stesso anno arriva Cabir, primo parassita che si replica via bluetooth e blocca un esercito di cellulari in Turchia, Finlandia, Cina e Filippine. Un mese dopo è la volta di Duts e pochi giorni dopo ecco Brador, due «simpaticoni» specializzati in sistemi operativi PocketPc. Sono virus della specie chiamata cavallo di troia: si insinuano nella memoria e aiutano gli hacker a spiare i dati del telefono. L’elenco continua con Skulls (blocca il telefono), Lasco (combina virus e worm e alla fine blocca il sistema), Locknut (blocca il telefono). Fontal.A invece riesce persino a bloccare l’accensione. Pericolosissimo è pure Commwarrior, apparso per la prima volta in Irlanda all’inizio dellanno, che riesce a comporre continuamente i numeri memorizzati in rubrica. Flexispy, invece, copia sms (spesso imbarazzanti) e li trasferisce su Internet per poi replicarli in giro per il mondo. Per chi ha un videotelefonino deve stare attento a Imind4u che scatta foto, fa partire filmati e registra voci. PbStealer è specializzato nel spedire gli indirizzi a telefonini vicini connessi via bluetooth.

COME FUNZIONANO - Ma come funzionano i virus dei telefonini? «Un po’ nello stesso modo dei virius dei pc – spiega Miska Repo, responsabile di F-Secure Italia, società informatica che opera nel campo della sicurezza digitale - anche se i canali di infezione sono diversi. La propagazione dei parassiti digitali può avvenire su più direttrici. Quando si scaricano messaggi di posta elettronica, per esempio, ma anche via sms, mms, oppure via bluetooth».
COME DIFENDERSI - Come ci si difende dai virus? Intanto spegnendo o tenendo nascosta la funzione bluetooth. Poi utilizzando software antivirus prodotti dalle principali società che operano nel campo della sicurezza come, per esempio, Symantec e F-Secure . Come i “programmi vaccino” per personal computer, anche gli antivirus per telefonini devono essere aggiornati continuamente. Costano in media 35-40 euro.

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