mercoledì 22 agosto 2007

Una stretta decisiva

Sole 24 Ore, 11 luglio 2007
Call center, 30mila posti a rischio
di Carmine Fotina

Assediati dalla Privacy e dall'Autorità per le tlc, ora minacciano di tagliare gli addetti. Oltre sessanta aziende di call center hanno prosperato per anni anche grazie a una regolamentazione a maglie larghe, ma adesso sentono la pressione dei due garanti sull'attività di "teleselling" e stimano un impatto sull'occupazione di 30mila posti di lavoro. La stretta sulle regole, più volte annunciata senza esito, stavolta dovrebbe arrivare davvero. Meno di un mese fa il Garante della privacy Francesco Pizzetti ha redarguito cinque operatori telefonici - Telecom, Fastweb, Tele2, Wind e Tiscali - imponendo, a loro e ai rispettivi call center che operano come outsourcer, di mettersi in regola entro il 10 settembre. Viene contestato il sistema con cui, spesso attraverso società esterne, gli operatori tempestano di chiamate gli utenti telefonici per offrire servizi e proporre tariffe. Molto spesso senza aver il consenso da parte degli interessati. Pizzetti chiede di interrompere rapidamente l'uso indebito di numeri telefonici raccolti ed utilizzati a scopi commerciali senza il previsto consenso da parte degli interessati. Bisognerà inoltre informare gli utenti al momento del contatto sulla provenienza dei dati e sul loro uso, registrare la loro volontà di non essere più disturbati, effettuare controlli sui responsabili dei trattamenti svolti presso i diversi call center. Linee guida che pochi giorni fa sono state riprese anche dall'Autorità per le comunicazioni in uno schema di provvedimento che sarà sottoposto a consultazione pubblica. Pizzetti e il garante delle tlc Calabrò provano a rimediare a una situazione di lunga deregulation del settore, ma si ritrovano la compatta opposizione delle aziende del settore. È Assocontact, 65 aziende associate, a guidare la protesta. Tra i suoi soci figurano anche alcune delle aziende che, si legge nella documentazione della Privacy, gestiscono i servizi di teleselling per gli operatori tlc: Telecontatto, Telework, Transcom Worldwide, Visiant, Gepin. (...) Molto alta la stima effettuata dalle aziende sul teorico impatto occupazionale: «30mila posti di lavoro di addetti telefonici ai quali vanno aggiunti almeno 5mila addetti di staff». Un'altra novità dura da assorbire per un settore già stato oggetto, nei mesi scorsi, delle nuove regole sulla stabilizzazione dei precari, che costituiscono la maggioranza della forza lavoro. Per l'Autorità della privacy - scrivono le aziende di Assocontact in un documento comune - il punto di equilibrio, come specifica il decreto legislativo 196 del 2003, sarà nel bilanciare gli interessi di chi desidera trattare le informazioni (ad esempio le imprese a fini della loro attività) e quelli dei titolari dei dati. Se ne parlerà, forse, anche domani in occasione della Relazione annuale del garante.

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