“Lavoro subordinato per in bound e parasubordinato per out bound”. E’ quanto sostiene Cesare Damiano, ministro del Lavoro, e questa definizione sarà una linea guida per regolarizzare la situazione del gruppo Atesia, che gestisce call center e che conta quindicimila addetti di cui molti a progetto.
In pratica, i servizi al cliente in cui è molto difficile che l’operatore possa gestire in proprio il lavoro e quelli come le ricerche di mercato o, in generale, le promozioni commerciali. Più in generale, il ministro chiarisce la volontà “di regolarizzare il lavoro in tutto il settore”, e ricorda che “il problema di questa azienda è antico. Le prime ispezioni sono state fatte molti anni fa” e la più recente “è precedente alla circolare emanata dal mio ministero”.
Monta, intanto, la polemica sulle ispezioni Inps all’Atesia. Nidil-Cgil, sindacato dei lavoratori atipici, “accoglie con favore l’indicazione che finalmente è stata data dagli ispettori circa la trasformazione in lavoro subordinato a tempo indeterminato delle migliaia di contratti di collaborazione a progetto nel call center Atesia”.
Secondo quanto sostiene la segreteria nazionale del sindacato “l’azienda è stata passata al vaglio dagli ispettori del lavoro, che hanno riscontrato abusi nell’utilizzo dei contratti atipici stabilendo che almeno 3.200 addetti del call center romano vengano assunti come dipendenti”.
“Si tratta di un passo ulteriore verso la cancellazione delle illegittimità - afferma una nota - nell'utilizzo dei contratti di collaborazione che, in nome della flessibilità, ancora troppe aziende usano con l'unico scopo di abbassare il costo del lavoro scaricando sui lavoratori i rischi d’impresa e condannandoli inevitabilmente alla precarietà sociale e professionale”.
http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=247664
In pratica, i servizi al cliente in cui è molto difficile che l’operatore possa gestire in proprio il lavoro e quelli come le ricerche di mercato o, in generale, le promozioni commerciali. Più in generale, il ministro chiarisce la volontà “di regolarizzare il lavoro in tutto il settore”, e ricorda che “il problema di questa azienda è antico. Le prime ispezioni sono state fatte molti anni fa” e la più recente “è precedente alla circolare emanata dal mio ministero”.
Monta, intanto, la polemica sulle ispezioni Inps all’Atesia. Nidil-Cgil, sindacato dei lavoratori atipici, “accoglie con favore l’indicazione che finalmente è stata data dagli ispettori circa la trasformazione in lavoro subordinato a tempo indeterminato delle migliaia di contratti di collaborazione a progetto nel call center Atesia”.
Secondo quanto sostiene la segreteria nazionale del sindacato “l’azienda è stata passata al vaglio dagli ispettori del lavoro, che hanno riscontrato abusi nell’utilizzo dei contratti atipici stabilendo che almeno 3.200 addetti del call center romano vengano assunti come dipendenti”.
“Si tratta di un passo ulteriore verso la cancellazione delle illegittimità - afferma una nota - nell'utilizzo dei contratti di collaborazione che, in nome della flessibilità, ancora troppe aziende usano con l'unico scopo di abbassare il costo del lavoro scaricando sui lavoratori i rischi d’impresa e condannandoli inevitabilmente alla precarietà sociale e professionale”.
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