
Prendo spunto da questa denuncia per evidenziare un passaggio: "Problematiche risolte - ogni volta – dopo la denuncia sui giornali". Per ricordare quanto, mutatis mutandis...già accaduto (il meno peggio e il peggio) a Datacontact, chiedendovi quante volte necessiteremo ancora di questi metodi estremi? Si tratta di "cose interne", non di "cose nostre". Talvolta si dice "I panni sporchi si lavano in famiglia"...ma se i genitori si fanno vivi solo quando conviene (o non si fanno vivi, il che è molto simile)? L'11/7/06 avevamo già avuto sentore di questa censura, non potendo più leggere le lettere ai quotidiani a cui fa riferimento il giornalista dell'articolo...e dal non sapere al non agire il passo è breve.
UNA TELEFONATA ALLUNGA LA VITA? A CAIAZZO RISCHIA DI ACCORCIARLA
Caiazzo - (Caserta) - (di Giuseppe Sangiovanni) - “Una telefonata ti allunga la vita, ma potrebbe anche accorciarla”- recitava un vecchio spot pubblicitario di Telecom Italia, leggermente modificato. L’azienda telefonica italiana non finisce mai di stupire. Propone una marea di disservizi- che colpiscono tutti. Giovani, anziani, aziende, medici- ma la giaculatoria delle vittime potrebbe continuare all’infinito. Nessuno è immune dal contagioso virus, diffuso selvaggiamente da Telecom Italia-che umilia e mortifica platealmente gli sconcertati utenti-che non sanno a quale santo affidarsi. Bollette gonfiate, per servizi mai richiesti- inviate disinvoltamente agli utenti- Proteste, lettere, fax- inutili telefonate ai call center- non servono quasi a niente. Alla fine, la maggior parte degli utenti paga- perché i “trigliceridi” sono a livelli di guardia- sfiancati dall’insistenza di Telecom- all’erta solo dopo l’intervento dei media. Meglio- se di diffusione nazionale- senza rapporti pubblicitari. Vittima dell’ennesima soap-opera targata Telecom, Assunta Rispoli, vedova 89enne- residente nel comune di Caiazzo. “L’estenuante telenovela- racconta l’anziana pensionata caiatina- comincia sei mesi fa- quando mi ritrovo nella fattura Telecom, 10 euro – corrispondenti al noleggio Gate modulo base (mai richiesto). Mio figlio telefona al call center- che riscontra “l’errore”. “Sarà tutto risolto nella prossima bolletta- con detrazione della somma richiesta e riscossa indebitamente dalla Telecom- la risposta dell’addetto al call center. Nel bimestre successivo, compare ancora l’indebita richiesta dei dieci euro: mio figlio chiama ancora-reclama e riceve l’identica risposta. Nel terzo bimestre, cambia qualcosa, in peggio naturalmente. Nella fattura- oltre i dieci euro- compare il servizio Teleconomy No Problem (mai richiesto). A questo punto- ansia, angoscia e fibrillazione prendono il sopravvento- mi sento male- chiamo mio figlio- che mi rassicura dicendo che tutto si sistemerà. “E’ arrivato il momento di finirla -racconta Giuseppe Sangiovanni, giornalista free lance- collaboratore di giornali, radio e tv nazional- da questo momento userò tutti gli strumenti mediatici (lo faccio per altre vittime- da dieci anni)- per denunciare questa vergogna che colpisce milioni di italiani. Problematiche risolte - ogni volta – dopo la denuncia sui giornali - in trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali-con cui collaboro. Naturalmente di pari passo, denuncerò Telecom, nelle sedi competenti- che deve smetterla – con questi trucchi- affidando il proprio servizio ad arroganti, sconsolati e non motivati operatori- che spudoratamente fingono di digitare il reclamo”. Mia madre fa parte del patrimonio Telecom, che va seguito e assistito. - Che senso hanno i mega spot pubblicitari, quando la “burocrazia” targata Telecom, architetta simili pateracchi, via crucis infinite che colpiscono la terza età, che devastano la psiche di mia madre, e, quella di milioni di italiani, in larga parte anziani?- l’interrogativo del congiunto della signora Rispoli- che nei prossimi giorni denuncerà la vergognosa vicenda, in trasmissioni di servizio, in onda su radio e tv nazionali.
da Caserta 7, 16 giugno 2007
UNA TELEFONATA ALLUNGA LA VITA? A CAIAZZO RISCHIA DI ACCORCIARLA
Caiazzo - (Caserta) - (di Giuseppe Sangiovanni) - “Una telefonata ti allunga la vita, ma potrebbe anche accorciarla”- recitava un vecchio spot pubblicitario di Telecom Italia, leggermente modificato. L’azienda telefonica italiana non finisce mai di stupire. Propone una marea di disservizi- che colpiscono tutti. Giovani, anziani, aziende, medici- ma la giaculatoria delle vittime potrebbe continuare all’infinito. Nessuno è immune dal contagioso virus, diffuso selvaggiamente da Telecom Italia-che umilia e mortifica platealmente gli sconcertati utenti-che non sanno a quale santo affidarsi. Bollette gonfiate, per servizi mai richiesti- inviate disinvoltamente agli utenti- Proteste, lettere, fax- inutili telefonate ai call center- non servono quasi a niente. Alla fine, la maggior parte degli utenti paga- perché i “trigliceridi” sono a livelli di guardia- sfiancati dall’insistenza di Telecom- all’erta solo dopo l’intervento dei media. Meglio- se di diffusione nazionale- senza rapporti pubblicitari. Vittima dell’ennesima soap-opera targata Telecom, Assunta Rispoli, vedova 89enne- residente nel comune di Caiazzo. “L’estenuante telenovela- racconta l’anziana pensionata caiatina- comincia sei mesi fa- quando mi ritrovo nella fattura Telecom, 10 euro – corrispondenti al noleggio Gate modulo base (mai richiesto). Mio figlio telefona al call center- che riscontra “l’errore”. “Sarà tutto risolto nella prossima bolletta- con detrazione della somma richiesta e riscossa indebitamente dalla Telecom- la risposta dell’addetto al call center. Nel bimestre successivo, compare ancora l’indebita richiesta dei dieci euro: mio figlio chiama ancora-reclama e riceve l’identica risposta. Nel terzo bimestre, cambia qualcosa, in peggio naturalmente. Nella fattura- oltre i dieci euro- compare il servizio Teleconomy No Problem (mai richiesto). A questo punto- ansia, angoscia e fibrillazione prendono il sopravvento- mi sento male- chiamo mio figlio- che mi rassicura dicendo che tutto si sistemerà. “E’ arrivato il momento di finirla -racconta Giuseppe Sangiovanni, giornalista free lance- collaboratore di giornali, radio e tv nazional- da questo momento userò tutti gli strumenti mediatici (lo faccio per altre vittime- da dieci anni)- per denunciare questa vergogna che colpisce milioni di italiani. Problematiche risolte - ogni volta – dopo la denuncia sui giornali - in trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali-con cui collaboro. Naturalmente di pari passo, denuncerò Telecom, nelle sedi competenti- che deve smetterla – con questi trucchi- affidando il proprio servizio ad arroganti, sconsolati e non motivati operatori- che spudoratamente fingono di digitare il reclamo”. Mia madre fa parte del patrimonio Telecom, che va seguito e assistito. - Che senso hanno i mega spot pubblicitari, quando la “burocrazia” targata Telecom, architetta simili pateracchi, via crucis infinite che colpiscono la terza età, che devastano la psiche di mia madre, e, quella di milioni di italiani, in larga parte anziani?- l’interrogativo del congiunto della signora Rispoli- che nei prossimi giorni denuncerà la vergognosa vicenda, in trasmissioni di servizio, in onda su radio e tv nazionali.
da Caserta 7, 16 giugno 2007
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